Dopo i dibattiti dello scorso anno la FIA ha vietato ai team di miscelare l'olio con la benzina per migliorare la combustione del motore ed ha imposto un nuovo limite sul consumo dell'olio che non potrà superare i 0,6 kg di olio ogni 100 chilometri.
Nonostante queste precauzioni e le rassicurazioni della FIA, c'è chi, come ad esempio Chris Horner, ha mostrato le sue perplessità. Secondo il team principal della Red Bull ci sono ancora delle possibilità per le squadre di bruciare l’olio nei decisivi giri della Q3 senza che la Federazione riesca a notare ciò. Horner ha invitato la FIA a prestare maggiore attenzione perchè è forte la paura che Ferrari e Mercedes utilizzino qualche sotterfugio per poter sfruttare al meglio il motore nelle fasi delicate di qualifica.
La contro risposta è arrivata subito con Charlie Whiting che ha rassicurato il team manager britannico spiegando come la FIA abbia messo a segno alcune importanti modifiche che garantiranno la massima correttezza da parte dei team. Infatti, oltre ad intervenire sui sotterfugi messi in atto dai team lo scorso anno, Whiting ha imposto agli stessi di utilizzare un tipo di olio da far omologare alla FIA prima di ogni GP: "Abbiamo bloccato tutte le cose che le squadre sono state in grado di fare l'anno scorso, principalmente attraverso la definizione di lubrificante. Non solo l’olio veniva bruciato un po', ma i motoristi ci aggiungevano delle cose per migliorare la combustione, perché l'anno scorso non erano state definite le specifiche del lubrificante. Ora i Costruttori devono omologare l’olio e possono usare solo quello approvato dalla FIA: ci devono consegnare un campione proprio come già fanno con il carburante e potranno usare solo e soltanto quello".
In più, Whiting ha spiegato di aver rivisto anche alcune parti del regolamento per vietare ai team di bruciare olio: "Abbiamo rafforzato le norme del motore nell'articolo 5 del Regolamento Tecnico di F.1 e abbiamo anche indirizzato lo sfiato dell’olio in modo tale da non farlo più recuperare nell'impianto di aspirazione del motore, visto che questo era il problema principale. Ora l’olio sfiata nel retrotreno come avviene su tutte le altre auto da corsa al mondo e abbiamo posto un limite di consumo di 0,6 chili di olio ogni 100 km. Tutte queste cose combinate insieme dovrebbero garantire un buon lavoro".
Però il problema sorge una volta giunti in qualifica perchè il limite riguarda più che altro le gare mentre in qualifica diviene difficile registrare gli eventuali picchi di consumo, ma Whiting resta fiducioso e ha spiegato che il sistema di misurazione della FIA è abbastanza valido: "La scappatoia sta nella difficoltà di verificare il picco di olio che viene effettivamente utilizzato in qualifica in pochi giri non sarà facile, ma sarà una sfida anche per noi. Abbiamo montato dei sensori omologati nel serbatoio dell’olio principale e anche in quello ausiliario, per cui dovremmo essere in grado di avere la situazione sotto controllo”.
Tra coloro che sono stati chiamati in casa da Horner, Toto Wolff, team manager della Mercedes, ha spiegato che le nuove norme non influenzeranno le doti velocistiche delle Frecce d'Argento poichè le specifiche del motore utilizzato alla fine del 2017 erano già all'interno del limite di 0,6 kg per 100 km. Altro discorso per la Ferrari che, durante i test di Barcellona, spesso sfiatava dal posteriore rilasciando fumate d'olio sia ai box, sia in pista. Ciò lascia pensare che quest'anno i piloti dovranno tornare a combattere con l'olio visto che schizzerà sia sulle loro visiere, sia in pista, dove potrebbe restare in traiettoria così da rendere l'asfalto più scivoloso.