Dopo l'esordio a Spa, nel 2016, Esteban Ocon è pronto a prendere il via per la stagione 2018 del mondiale di F1, sua terza stagione nella massima serie motoristica. Dopo l'esordio e la mezza stagione con la Manor, il francese è approdato in Force India, lottando da subito con Sergio Perez, suo compagno di team più esperto, che ha dovuto convivere con un rivale interno molto più duro di quanto ci si potesse aspettare.
Ora che si appresta al definitivo salto di qualità, il driver della scuderia anglo-indiana, torna a parlare del suo passato e del momento in cui la sua carriera si è decisa, ovvero la vittoria del mondiale di F3. Nell'anno in cui Ocon vinse il titolo, si trovò di fronte un folto gruppo di drive decisi a non rendergli facile la vita, tra cui gli italiani Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi, ma soprattutto Max Verstappen, che provò in ogni modo a contendergli il titolo, ma che non riuscì a reggere al dominio del francese, che chiuse i conti con un week-end d'anticipo.
Il passo successivo sembrava la F1, ma ad attendere Ocon c'era ancora un anno di GP3 - poi vinta davanti all'italiano Luca Ghiotto - mentre per Verstappen, battuto dal transalpino, nel 2014 si aprì il circus della F1. Un colpo duro, dal quale Ocon riuscì a riprendersi, tant'è che dopo due anni anche lui era in F1, come il suo rivale, ma con qualche rammarico, per la svolta della carriera che non ha premiato - al momento giusto - il suo talento: "Di sicuro è difficile da mandare giù. Ho vinto il titolo di Formula 3 Europea con un fine settimana di gara d'anticipo, ma in Formula 1 c'è andato Verstappen. E' stato abbastanza difficile per me, ma sapevo che con le persone giuste attorno a me e con il lavoro che stavo facendo vincendo titoli, sarebbe arrivato anche il mio momento".
Riflettendoci, però, il francese sa che il suo percorso lo ha aiutato maggiormente, perchè gli ha permesso di confrontarsi con più piloti e con auto sempre diverse, una differenza che potrebbe aiutare, secondo Ocon: "Ho imparato tanto e sto continuando a farlo tutt’ora. Più macchine diverse uno guida, più sarà pronto a vincere il titolo quando avrà tra le mani quella giusta".
Intanto lui e Verstappen - insieme anche al monegasco Charles Leclerc - rappresentano il futuro della F1 e, mentre l'olandese è già in un Top team, i due transalpini sono pronti a salire su una vettura top, poichè ad attenderli ci sono comunque Mercedes e Ferrari.