Lewis Hamilton è più carico che mai in vista dell'inizio della nuova stagione di Formula 1. Il pilota inglese della Mercedes, nel giorno dell'inaugurazione del Global Research & Technology Centre di Villastellone, ha rilasciato dichiarazioni molto interessanti sul presente ma anche sul futuro, a cominciare dalle sensazioni in vista del primo appuntamento in Australia: "Alla fine di ogni stagione sento di averne avuto abbastanza, dice Hamilton. Poi inizia l'inverno è scopri sempre che è più breve del previsto, e che vorresti rimanere con le persone care più tempo, ma bisogna iniziare ad allenarsi, ed anche qui è molto dura".
Il pilota inglese prosegue: "All'inizio scopri sempre che hai preso peso, fai fatica, poi… ecco che le cose prendono una direzione differente. Con l’avanzare della preparazione ti senti sempre più in forma, e quando torni a trovare il team in sede accade la magia: vedi i pezzi assemblarsi e la nuova monoposto che prende forma. Arrivano particolari da ogni angolo dell’azienda e tutto coincide, la macchina cresce e inizi a vederla, il puzzle si completa. E’ affascinante, e sai di essere uno dei due fortunati che potranno guidarla, e a quel punto l’entusiasmo non si ferma più".
Dal presente al futuro immediato con il rinnovo che sembra ad un passo. Hamilton risponde cosi: "Ci sono sempre delle domande che ti poni, come ad esempio: ‘Come mi sentirò tra un anno o due? Mi piacerà ancora quello che sto facendo ora?’. Ho imparato che nella vita le opinioni cambiano, ma al momento quello che faccio mi piace molto. So bene di essere nella seconda metà della mia carriera, sono in Mercedes da sei stagioni, ma ogni anno è stato diverso dal precedente, perché cambiano un sacco di cose, sia in azienda che in pista. Fino a quando sarà così, fino a quando avrò questi stimoli, cercherò di andare avanti". Sulla sua ammirazione per la Ferrari il pilota inglese ne parla in questo modo: "Sono un pilota della Mercedes, ma anche un fan della Ferrari, C’è un aspetto molto bello che è cambiato negli anni, ed in particolare a Monza. A differenza dei miei primi anni di Formula 1, quando arrivo in autodromo ricevo affetto ed apprezzamento anche da parte dei fan della Ferrari, e questo è molto... figo! Mi chiedono foto, autografi, e sono molto onorato di questo. L'amore e la passione per la Ferrari lo vediamo in tutto il mondo, ovunque si vada, sia per le vetture stradali che per la Scuderia".
Cosa farà Hamilton dopo la Formula 1? L'inglese ha le idee chiare: "Oggi vivo di scariche d’adrenalina, una vita sulle montagne russe! Vorrò occuparmi di musica? No, non sono abbastanza bravo. Avrò diverse cose da fare, non starò di certo fermo. Già oggi non sono concentrato esclusivamente sulle corse, ovviamente mi preparo, sono al 100%, ma ho anche energia mentale inutilizzata che provo a dedicare ad altre progetti di cui voglio gettare le basi in modo da poter andare avanti il giorno in cui non sarò più in un paddock". I progetti sono tanti in cantiere: "L'elenco cresce ogni anno, afferma Hamilton. Probabilmente ho troppa carne al fuoco, e sarà difficile riuscire a fare tutto ciò che desidero, voglio salire sul Monte Everest ad esempio, ma soprattutto mi piacerebbe aiutare il mondo in qualche modo. L'anno scorso ho iniziato una dieta vegetariana, e forse collaborerò con un’organizzazione che si occupa di migliorare la qualità di vita, mostrando alle persone che come anche piccoli cambiamenti nella nostra vita quotidiana. Ad esempio, se evitiamo di usare le cannucce per bere una bevanda, l’impatto benefico sulla vita marina sarà notevole. Ho tante cose in mente, sento di avere uno spirito creativo e mi piace lavorare con i designer. Vedrete che qualcosa inizierà a concretizzarsi nei prossimi mesi. Sono un maniaco del lavoro in generale… lo adoro".
Tornando alle corse c'è spazio per parlare della lotta iridata per il 2018: "Beh, i due nomi ovvi che possiamo prevedere come miei avversari sono Vettel e Verstappen, ma perché non Ricciardo o Valtteri? Penso che sarà una stagione interessante, e poi credo che la Red Bull porterà una novità interessante alla prima gara, qualcosa che dovrebbe garantire un vantaggio da 2 a 4 decimi. Hanno generalmente una filosofia diversa, le loro monoposto hanno sempre molto carico aerodinamico, più di tutti gli altri. Ma sono molto fiducioso nella mia squadra e nel lavoro che hanno svolto, penso solo che la Red Bull sarà vicina, non che ci batterà". Infine una battuta sul quinto Mondiale: "Non lo so, non posso dire ore se a fine stagione rischio di essere deluso o meno, ogni anno voglio vincere, e credo che questa sia la natura di noi piloti", chiude cosi Hamilton.