Robert Kubica è riuscito nel suo obiettivo di rientrare nel paddock di F1, ma ha dovuto accettare di diventare test driver della Williams, dopo un inverno lungo e pieno di voci su un suo possibile approdo sul sedile del team di Grove. Nonostante ciò, il polacco è subito salito in vettura e nei test di Barcellona è riuscito già a farsi una prima idea delle nuove monoposto, completamente diverse da quelle che ha guidato in carriera lui.
Data la sua esperienza, il pilota di Cracovia è riuscito subito ad analizzare gli aspetti positivi e negativi di queste vetture, rimanendo sorpreso - negativamente - dalla pesantezza e dalla scarsa maneggevolezza di queste vetture. Comunque, quello che interessa a Robert - al momento - è di aiutare i due driver titolari e i tecnici a sviluppare una monoposto competitiva e in grado di duellare per la zona punti: "Non guido per me stesso, ma per la squadra. Per me non si tratta di fare il giro più veloce nei test, ma di fornire il massimo delle informazioni al team”
Il polacco, che è stato dichiarato idoneo riguardo alle procedure di uscita dalla vettura con l'Halo fissato, ci scherza su, ma quando torna ad analizzare i difetti delle vetture attuali, aumenta il rimpianto e la malinconia per i tempi in cui a dominare erano i motori aspirati: "La prima cosa che noti è il peso. Le macchine sono almeno 60 chilogrammi troppo pesanti. Nelle curve lente, la vettura sembra un autobus, mentre nei cambi di direzione più rapidi gli manca la manovrabilità. Ecco perché oggi si guida adottando alcune traiettorie diverse. Le auto pesavano 605 chilogrammi e ne avevano ancora 50 di zavorra a bordo. Anche le gomme erano diverse. Ecco perché potevi attaccare per l’intera gara. Era una serie di run di qualifica. Impossibile oggi, poiché bisogna gestire gli pneumatici, il motore e i consumi".
Il primo bilancio di Kubica, riguardo le nuove vetture ibride non è affatto positivo, poichè porta il pilota a non attaccare e la gara è completamente gestita dal muretto, poichè a far la differenza è il risparmio e la gestione: "L’intera gara viene calcolata in anticipo. Devi seguire questa linea guida. Al massimo ci possono essere dei cambiamenti se le gomme si usurano più velocemente del previsto. Dall’esterno, sembra che i piloti corrano in solitaria Questo perché tutti cercano di mantenere le distanze in modo che i pneumatici non si surriscaldino”.
A questo punto, il polacco suggerisce come rendere più maneggevoli le vetture e anche più spettacolari le gare: "Ridurre il peso e molti problemi si risolveranno da soli".
Per concludere, il driver della Williams, sottolinea un elemento importante, cioè come i piloti a volte siano guidati dai box anche nella guida: "Nessuno mi ha mai detto quando e dove frenare o in quale curva avrei dovuto guidare più velocemente. Oggi, i piloti potrebbero essere diventati un po’ pigri. Con queste macchine, non vedo alcun motivo per cui dovresti avere bisogno di istruzioni dai box. Un buon pilota dovrebbe essere in grado di controllare tutto da solo”.