Pur non potendo seguire più di tanto le vicende della Formula E a causa dei numerosi impegni nel DTM, nel team di Grove nelle vesti di riserva e come commentatore per Sky Sports UK, Paul Di Resta ha comunque avuto l’occasione di saggiarla in quel del Marocco.
"Sono arrivato con una mente piuttosto aperta”, ha confidato ad Autosport/Motorsport.com il 31enne, secondo cui le monoposto elettriche necessitano di un approccio totalmente differente.
“E non appena si è presentata l’occasione l’ho presa. Devo dire che mi sono divertito più di quanto credessi dopo essermi confrontato con altri. Chi è alla guida deve fare un lavoro di adattamento molto importante, il che è piuttosto eccitante per me che amo questo genere di cose. Insomma, dopo la prima prova posso affermare di essere davvero interessato”.
Primo al mattino e quarto a fine giornata l’ex Force India ha potuto compiere al pomeriggio due run più lunghi utilizzando la potenza di gara (180 kW) e una serie di giri a 200 kiloWatt in stile qualifica. Così facendo il suo crono è stato appena 1”1 più lento di quello del migliore della sessione Nico Müller e di 0”7 più rapido di uno dei piloti Jaguar in corsa.
Per lui anche un piccolo errore nel settore centrale nell’ultimo giro veloce a disposizione, sebbene sul passo si sia dimostrato alla pari della DS Virgin affidata per l’occasione all’italiano di scuola Ferrari Antonio Giovinazzi.
Aiutato dai rapporti con Williams e Mercedes per un futuro nella categoria “full electric”, Di Resta ha confermato che il suo 2018 sarà ancora nel Turismo Tedesco, considerato il fresco ingaggio di Sergey Sirotkin alla corte inglese.
"Visto che tutto è successo a gennaio sembrerebbe la mossa più saggia. Magari a fine anno si aprirà la strada che desidero. Non si sa mai dove può portare il futuro. Di certo il prossimo ottobre, il progetto principale in cui sono coinvolto, ossia il DTM, si fermerà. Se ciò mi porterà a lavorare con Stoccarda, non so. Speriamo solo che la mia esperienza nelle monoposto e quanto fatto in passato mi possa essere d’aiuto”, ha concluso Paul.