Rinasce Nasser Al-Attiyah nella tappa numero 12 della Dakar 2018 che porta la carovana del Raid più famoso del mondo da Flambalà a San Juan, destinazione Autodromo Eduardo Copello, il circuito situato nella città argentina. Il qatariota gestisce la prima parte e lascia il comando al compagno Ten Brinke, ma nell'ultima parte di tappa vola e batte Stèphane Peterhansel che a lungo lo segue, ma che nel finale deve alzare il piede.
Sul traguardo di San Juan, Al-Attiyah precede il francese di 2'03" dopo un lungo duello che vede i due scambiarsi le posizioni a più riprese, prima che il driver della Toyota metta il turbo e spinga fino a staccare di netto il rivale che limita i danni e si prende il podio di tappa davanti a Giniers De Villiers, 3° a 4'33" dal compagno di team, dopo una tappa regolare, in cui non strappa mai, parte cauto e gestisce al meglio la sua vettura, accontentandosi; difficilmente sarà sul podio, ma per lui la Top5 sembra vicina.
Tornando alla tappa, quarto posto per Orlando Terranova, che parte forte, tanto da superare anche Ten Brinke e Al-Attiyah, ma nella seconda parte di tappa, cede anche lui al passo irresistibile del principe del Qatar e si deve accontentare del piazzamento ai piedi del podio, con 5'56" di ritardo dalla vetta.
Deluso di giornata, Bernhard Ten Brinke, che dopo la vittoria della tappa precedente, già assaporava il bis, ma qualche problema nel finale non gli permette di respingere gli attacchi del vincitore e per lui, al traguardo c'è il quinto posto a 7'53". Alle spalle dell'olandese, si crea un vero solco, con Mikko Hirvonen che chiude alle sue spalle - anche se staccato di oltre 12' dalla testa - e precede Al Qassimi, che trova un buon passo e alla fine chiude a 12'33", all'ottavo posto, davanti al polacco Przygonski, che paga rispetto al migliore di giornata, 14'51".
Fa strano non trovare in alto i due alfieri della Peugeot Carlos Sainz e Cyril Despres, che ieri avevano lottato con Ten Brinke per la vittoria, ma la spiegazione è semplice e sta nel fatto che Sainz non vuole assumersi nessun rischio, mentre Despres si mette buono alle sue spalle per evitare ogni rischio ai suoi due compagni di team (anche Peterhansel, come già accaduto a Uyuni), nel caso in cui questi avessero dei contrattempi. Sainz, comunque, non parte benissimo, ma regge e solo nel finale molla il colpo, che porta il suo distacco a 18'07" da Al-Attiyah, mentre Despres si tiene più lontano e perde 21'37", ma riesce comunque a mantenere la Top10 provvisoria.
11° posto provvisorio per Lucio Alvarez, che spinge e tenta l'ultimo assalto alla Top10 della generale, che al momento è preda del suo connazionale Sebastian Halpern, che al traguardo è 13° a 37'51", preceduto anche dallo slovacco Martin Prokop, che sul traguardo dista 29'25" dal vincitore Al-Attiyah. 14° il cileno Garafulic, con 41'29" di ritardo, davanti a Peter van Merksteijn, anche lui autore di una prova tranquilla, anche se il distacco al traguardo è importante, dato che sfiora l'ora di distacco dal primo.
Nella generale, Carlos Sainz gestisce il suo vantaggio, ma Peterhansel attacca e si avvicina, anche per proteggersi da Al-Attiyah, che si porta ad un'ora e 5' da Sainz, mentre Monsieur Dakar è a 44'41". Alle spalle dei primi tre, Ten Brinke scivola lontano dal compagno qatariota e si ritrova a poco meno di 12' dal podio e ad oltre 1h12' dal leader della generale, mentre si avvicina a lui De Villiers, che gestendo la sua Top5, riesce anche a recuperare secondi e a portarsi a 9' dal collega olandese.
6° Przygonski, che precede Al Qassimi, con il polacco che precede di mezz'ora il rivale, anche se il distacco di entrambi è di 3 ore circa. Seguono Prokop e van Merksteijn, con l'olandese che controlla la sua Top10, mentre dietro di lui è battaglia argentina tra Halpein e Alvarez.