Perde ulteriori pezzi il percorso delle moto e dei quad alla Dakar, ma se da una parte - ovvero nei quad - Casale ha un vantaggio abnorme e la sua supremazia è stata assoluta, lungo l'argo di tutta la Dakar. Invece nelle moto, la tappa annullata da Chilecito a San Juan e il colpo di scena della 14a tappa, da San Juana a Cordoba, tolgono dello spettacolo assicurato, come avevano già dimostrato queste tappe disputate fino ad ora.
La tappa 12, da Fiambalà a San Juan, che costituiva la seconda parte della marathon, che era partita da Belèn. Inizialmente si era pensato ad una modifica della tappa, per renderla più sicura per moto e quad, ma con il passare delle ore, la saggezza ha suggerito di annullare la tappa e far percorrere a queste due categorie, soltanto il maxi-trasferimento da Flambalà a San Juan.
La tredicesima tappa, invece, che partirà da San Juan, direzione Cordoba, ha subito varie mutilazioni a causa del maltempo. Le squadre di ricognizione dell'ASO, che percorrono le strade di ogni tappa, prima della carovana e dei piloti, hanno constatato che l'ultimo tratto, per moto e quad, è impraticabile. La causa è da ricercare nell'erosione che il terreno ha sofferto negli ultimi giorni a causa di un grande accumulo di acqua e fango.
Modificata così la tappa, che perde i 55 km tra la zona della Rioja e della Pampa de las Salinas e si sposta sul percorso che affronteranno camion e auto, lungo oltre 800 km e con 369 km di prove speciali. Comunque, con questa situazione, sembra impossibile che la Dakar, almeno in queste categorie, subisca dei ribaltoni, anche perchè i distacchi sono abbastanza ampi, da lasciare poco alla fantasia. Così restano solo due tappe, l'arrivo a Cordoba e la 14a a chiudere i giochi.