Dopo 11 tappe, alla Dakar 2018 è, finalmente, il momento di Bernhard Ten Brinke. L'olandese, nell'undicesima tappa che porta il gruppo da Belèn a Chilecito, si impone con una prova magistrale, in cui parte fortissimo e stacca tutti i rivali, che man mano provano ad avvicinarlo. Il primo a provarci è Mikko Hirvonen, ma il finalndese è protagonista di un incidente, che lo estromette dalla corsa dopo quattro WP e così l'olandese vola e vince davanti a Cyril Despres, che apre la tripletta Peugeot, con Carlos Sainz che chiude il podio e Stephane Peterhansel, 4°.
Despres, che ieri si era fermato a proteggere le spalle di Carlos Sainz, può spingere e dopo un inizio cauto, vola e fa segnare gli stessi tempi del vincitore, da metà tappa in poi e chiude a 4'35", solo 5" meglio di Carlos Sainz, che chiude al terzo posto. Lo spagnolo, però, può gioire, perché la direzione gara si è espressa nuovamente sul giallo che da domenica lo vede protagonista. Infatti, al Matador, erano stati inflitti 10' di penalità per un presunto contatto con Kees Koolen, ma ecco che la decisione è stata rivista e Sainz è stato scagionato.
Ai piedi del podio, completa la tripletta del Leone, Monsieur Dakar, Stephane Peterhansel, che dopo un avvio problematico rimonta e chiude a 10" da Sainz e a 4'50" da Ten Brinke, a dimostrazione che il livello di forza, nel battaglione Peugeot è equilibratissimo. 5° Nasser Al-Attiyah, anche oggi non perfetto, soprattutto nella seconda parte di tappa, dove passa dal pagare 28" al tagliare il traguardo con 5'56" di ritardo dal compagno di team olandese, mentre alle sue spalle, segue l'altro alfiere della casa del Sol Levante, ovvero il sudafricano Giniers De Villiers, 6° e molto più staccato rispetto ai primi, dato che paga quasi 12' alla testa occupata dal compagno di squadra. 7° posto per il polacco Przygonski, che respinge l'attacco di Al-Qassimi, che dopo una partenza veloce, cede tanto dal WP3 in poi, fino a chiudere con 29:13 dal vincitore di tappa.
Nono Orlando Terranova, che si mantiene intorno alla decima posizione di tappa, anche se nella generale per lui non c'è speranza. Il driver della Mini, precede il connazionale Lucìo Alvarez, che completa la Top10, davanti al cileno Garafulic e all'olandese Van Merksteijn, che precede Sebastian Halpern, 13° a 55'22". Giornata difficile per Martin Prokop, solo 18° a 1h29'27".
Nella generale Carlos Sainz comanda e, con l'annullamento della penalità, riporta il suo vantaggio su Peterhansel oltre l'ora, anche se di soli 45". Più staccato Nasser Al-Attiyah, che scivola indietro rispetto ai due equipaggi Peugeot e ora paga 1h24' e mantiene il podio con 3' di vantaggio sull'arrembante Ten Brinke, che lo pressa e che, intanto, stacca De Villiers, ora a 1h40' da Sainz, mentre Przygonski, alle sue spalle, paga quasi 3 ore.
Al Qassimi si mantiene al settimo posto, con 3h26'19" di ritardo, mentre alle sue spalle Prokop gestisce l'ottavo posto, davanti a Van Merksteijn e Halpern, che dovrà respingere gli attacchi del connazionale Alvarez.