Non vede l'ora di ricominciare Marcus Ericsson, che dopo una stagione passata all'ombra di un veloce e superlativo Pascal Wehrlein ha voglia di rifarsi e di dimostrare a tutto il circus di non essere semplicemente un pilota pagante. Se lo scorso anno lo svedese ha sofferto incredibilmente nel duello con il tedesco, quest'anno Ericsson vuole battagliare con il nuovo compagno di team, il monegasco Charles Leclerc, iridato di F2 nel 2017.
Ed è proprio dai compagni di squadra che parte l'analisi dello svedese, che correrà per la Sauber la sua quinta stagione: "Ho la sensazione di poter ancora evolvere come pilota e diventare più bravo. Il mio primo anno con Kamui Kobayashi nel 2014 era stato duro perché lui aveva tanta esperienza ed era di eccellente livello, allo stesso modo Pascal ha mostrato di essere un super talento ed è stato positivo per me averlo come compagno di squadra".
Ericsson prosegue parlando di come sia stato spesso vicino al tedesco, che proviene comunque dal Junior Team Mercedes, ma poi precisa di esser rammaricato per non aver raccolto nemmeno un punto: "Essendo di scuola Mercedes aveva attorno a sé grande fermento, dunque averlo come riferimento è stato perfetto. Se guardiamo alle statistiche del 2017 noi due siamo stati i team-mate più vicini dello schieramento e questo la dice lunga. Ovvio, è deludente non aver raccolto neppure un punticino, che poi è ciò che conta, ma posso dire di aver fatto buone gare”.
Lo svedese, poi, controbatte deciso chi gli chiede come mai non sia riuscito ad arrivare al sedile di qualche team più competitivo, come Force India o Williams: "Quando si corre per un team da fondo griglia, è complicato impressionare la gente e fare vedere di che cosa si è capaci. Fare un ottimo week end può significare solo qualificarsi davanti al proprio collega di box. Inoltre, se guardiamo ad esempio a metà campionato, come prestazioni eravamo davvero lontani da tutti”.
Infine, Ericcson spiega di volere una vettura da Top10 sin dalle prime gare, poichè è il risultato che gli manca e, al momento, è in lotta con il finnico Heikki Kovalainen per il maggior numero di GP senza punti, dato che la sua ultima gara a punti è stata quella di Monza, nel 2015: "Soltanto con una monoposto da top 10 potrò farmi valere. È da tempo che lavoro per questo ed è ciò che mi serve per la tappa successiva".