Quella che si è conclusa nel tardo pomeriggio era una gara molto attesa, perché successiva al doppio appuntamento di Hong Kong in cui molte sono successe molte cose, di cui diverse insapettate, tra cui quella di vedere la Mahindra e Rosenqvist molto più avanti di quanto gli stessi membri del team si potessero attendere, complice anche il venir meno al vertice dei due team di riferimento come Renault e Audi.
Ma dalla gara di Marrakech si è evinto come la prestazione della Mahindra fosse qualcosa di diverso rispetto ai risultati cinesi, che molti hanno definito come estemporanei, in attesa del rientro dei big. Infatti, in Marocco i primi tre, Buemi, Rosenqvist e Bird, hanno fatto una gara a parte, con lo svedese in grado di tenere il ritmo dello svizzero per gran parte della gara, per poi sferrare l'attacco decisivo a poche tornate dal termine.
Incontenibile la gioia dell'attuale leader del campionato: "Che giornata! Ho superato due sessioni di libere complicate, poi però ho quasi guadagnato la pole e quando mancava mezz’ora all’inizio della gara ho dovuto cambiare batteria. I ragazzi del team hanno fatto un lavoro magnifico e così, una volta salito in macchina, era tutto perfetto. Mentre Sébastien e Sam Bird lottavano tra loro, io ho cercato di risparmiare la carica e questo mi ha permesso di attaccare successivamente".
Forse per scaramanzia o per lucida razionalità, lo svedese ha concluso: "Ora sono in vetta alla classifica (con 54 punti contro i 50 di Sam Bird, ndr) ed è davvero fantastico anche se va detto che siamo solo al terzo round".
Intendiamoci, siamo solo alla terza gara ma oggettivamente qualcosa di diverso è già avvenuto nel quarto campionato della serie full electric. Ci si attendevaun dualismo Renault - Audi, mancato, con i francesi che devono accontentarsi del secondo posto di oggi mentre i tedeschi possono registrare i terzo ritiro della stagione per Lucas Di Grassi e la vittoria mancata di Abt per la squalifica ad Hong Kong. Vuoi vedere che sarà la Mahindra l'anti Renault?