Sembra sia giunta l'ora di porre la parole fine sull'argomento piloti Williams, perchè se le voci son vere, Sergey Sirotkin è ormai un pilota della scuderia di Grove. Niente di ufficiale ancora, ma tutto fa pensare ad un imminente accordo, che porterà il russo alla corte di Sir Frank Williams, dopo settimane di voci e trattative.
Dunque, nulla di nuovo rispetto alle voci che giravano qualche settimana fa, anche se erano giunte voci su un possibile colpo di scena, con Kubica che aveva provato il tutto per tutto. Nulla da fare, però, perchè il russo è pronto a vestirsi di bianco e il suo contratto potrebbe inchiodarlo al sedile della Williams, anche nel 2019. L'ufficialità, come detto, era nell'aria da tempo, ma a far rallentare il tutto è stata l'attesa per l'accordo con il fondo russo SMP, sponsor principale di Sirotkin, che stanzierà per lui, circa 15 milioni di euro.
La Williams, così, si presenterà a Melbourne con la coppia più giovane della griglia, formata da piloti che avranno solo 41 anni, con i 19 di Stroll e i 22 del russo. Non solo merito dello sponsor, però, perchè a spingere il russo sul sedile della Williams sono stati anche i test di Abu Dhabi, in cui Sirotkin è riuscito a far la differenza rispetto al polacco Robert Kubica.
Proprio Kubica deve cedere le armi e probabilmente dovrà riporre i sogni nel cassetto, nonostante il suo manager Rosberg avesse provato il colpo ad effetto, offrendo un accordo da 7 milioni per 7 GP, durante i quali il polacco avrebbe guidato la futura vettura inglese, ma non c'è stato niente da fare. Così come, non c'è niente da fare nemmeno per Danil Kvyat e per Pascal Wehrlein, che tornerà a far parte della famiglia Mercedes, ma difficilmente potrà trovare spazio in F1. Per Kvyat, invece, inutili sia le offerte del fondo russo, sia un curriculum importante e sostanzioso, anche rispetto a quello del russo, che ha all'attivo due stagioni da test driver. Un anno con la Sauber ed uno con la Renault non erano bastati a farlo arrivare in F1, ma ora il sogno di Sirotkin sembra avverarsi.