Ancora colpi di scena e cambiamenti alla Dakar, anche tra le auto, perchè, così come per le moto, anche qui il vincitore della prima tappa si riprende e trionfa alla grande. Se nelle moto, però, Sam Sunderland è riuscito a riconquistare la testa della corsa, tra le auto non si può dire lo stesso di Nasser Al-Attihya, che trionfa nella terza tappa della Dakar e scala la classifica, ma non fino alla testa, come il centauro britannico.
Infatti, Stephanè Peterhansel vola al comando, con Cyril Despres 2°, a 3'11". Per quel che riguarda la tappa, comunque, Al-Attihya impone il suo passo da subito e sul traguardo rifila 4'05" al rivale francese, che risulta il migliore dello squadrone Peugeot al traguardo. Carlos Sainz è terzo, con 2' di ritardo dal transalpino e con 6'07 di ritardo dal vincitore di oggi.
In questa terza tappa, si concretizza il poker Peugeot, ma la festa è rovinata da Al-Attihya, perchè alle spalle dei primi tre si piazzano gli altri due driver francesi, con Despres 4° e Loeb 5°. Il cinque-volte vincitore della Dakar parte male, ma nel finale recupera e salta il rivale, che cede 8'34" al qatariota, che lo supera nella generale.
6° al traguardo è il costante Giniers De Villiers, che inizia con il piede giusto e poi gestisce, fino a chiudere con il 6° tempo a 10'11" dal compagno di marca. La casa giapponese piazza al 7° posto anche l'olandese Ten Brinke, bravissimo nella prima parte di gara ed alla fine settimo a 18'07 dal vincitore, mentre poco più indietro a 49" chiude lo slovacco Martin Prokop.
Giornata difficile per la Mini, con Przygonski che è il migliore dei suoi e si attesta al 9° posto, dopo una gara in rimonta che sul traguardo lo vede in ritardo di 22'. Completa la Top10, l'argentino Alvarez su Toyota, a 23'01".
11° l'idolo locale Fuchs, che precede l'emiro Al-Qassimi, 12° a 24'41", davanti all'italiano Eugenio Amos, autore di un'altra buona prova, che lo vede chiudere a 24'57". Naufragano gli alfieri della Mini, con Nani Roma che è solo 16°, probabilmente per uno smarrimento nell'ultimo tratto che gli costa 16', mentre il compagno di team, Orlando Terranova lo segue al 17° posto, a 27'01". Giornataccia anche per Mikko Hirvonen, non ancora al traguardo ed accreditato del 32° posto.
Nella generale altro cambiamento, con Peterhansel che prende la testa con 3'11 su Despres, mentre il salto più importante lo compie Al-Attiyah, che paga 7'43", ma salta dall'ottavo posto al podio, davanti a Sebastien Loeb, 4° a 10'11". 5° De Villiers, che cede due posizioni e anticipa Sainz, che passa al 6° posto davanti al sorprendente Ten Brinke. Quest'ultimo scavalca i driver della Mini e si porta al 7° posto, con 31'.
Sembra ancora più ardua la strada per la vittoria di Orlando Terranova e della Mini, con l'argentino a 35' e Nani Roma a 42'56, 10° e preceduto anche da Prokop. Amos, invece, è 13° a 47'12.