Dopo le emozioni della prima tappa, anche le moto sono arrivate al traguardo della Pisco-Pisco, seconda tappa della Dakar 2018. Anche qui, come per le auto, non sono mancate le emozioni con Joan Barreda Bort che ha centrato la sua diciannovesima vittoria in carriera alla Dakar, precedendo Van Beveren e, soprattutto, scippando la leadership al britannico Sunderland.
Lo spagnolo, che lo scorso anno pagò un errore della Honda e non riuscì a giocarsi il successo, parte forte e dopo un duello con lo stesso Van Beveren, scappa via e aumenta il suo vantaggio fino a portarlo a 2'54" al traguardo.
Secondo posto per il francese della Yamaha, mentre il terzo posto lo conquista Matthias Walkner, in ritardo di 4'24" rispetto allo scatenato Barreda. Cresce dopo la prima tappa e va a prendersi un'ottima quarta posizone, il francese Michael Metge, con la Honda del Team Monster Energy, che piazza al quinto posto l'argentino Kevin Bernavides, a 5'43 dalla testa.
Sesto posto di tappa per Pablo Quintanilla, che precede l'ormai ex-leader Sam Sunderland, partito a bomba con la prima tappa e crollato in questa seconda, dato che il suo distacco è di 6'01" e lo relegano al settimo posto, davanti a Xavier De Soultrait 8° a 6'12" davanti all'argentino Franco Caimi, 9°. Il centauro Yamaha precede Toby Price, che paga 6'40" di ritardo.
Alessandro Botturi, migliore degli italiani, è 20° al termine di una buona tappa, mentre poco più dietro troviamo Laia Sanz, 24a al traguardo. La spagnola è eroica, poichè da giorni combatte con un fastidioso virus intestinale.
Nella classifica generale, che rispecchia quasi completamente l'ordine d'arrivo della tappa, Barreda Bort si porta al comando, con 2'30" di vantaggio su Van Beveren, mentre Walkner riesce a salire su quel podio che lo scorso anno lo vide chiudere a soli 92" dal vincitore Sunderland. Ed è proprio il britannico, dopo la tappa odierna, ad occupare la quarta posizione, con oltre 5' di ritardo, seguito da Quintanilla, che paga a Bort 5'44".
6° De Soultrait, davanti agli argentini Benavides e Caimi, che precede Metge e l'australiano Price.