Regala sorprese e conferme la prima tappa della Dakar 2018, che è partita da Lima con un'uscita di oltre 240 km e con 31 km di PS. Tra le auto sorpresa con le due Toyota Hilux di Al-AttiyahTen Brinke a dominare la scena, mentre tra le moto vittoria del vincitore dello scorso anno, Sunderland, che ha preceduto Van Beveren e Quintanilla. 

AUTO: doppietta Toyota, Peugeot in difesa - Tra le quattro ruote, la prima tappa ha stravolto ogni pronostico, con le due Toyota Hilux di Al-Attiyah e Ten Brinke che hanno dominato la scena lungo i 31 km cronometrati della prova. Nonostante in molti pensassero ad una Toyota in difficoltà lungo le insidiose dune del Perù, i due alfieri della casa nipponica hanno staccato tutti, a partire dalla coppia Fuchs-Mussano, che, dopo aver ottenuto un buon 12° posto al termine della scorsa edizione, è riuscita a portare la Borgward BX7 al terzo posto di giornata. In una giornata di ribaltoni, inaspettato è anche il 4° posto degli americani Menzies-Mortensen, che hanno preceduto gli esperti Roma-Haro Bravo, al quinto posto con la Mini JCW. 

Chi, invece, ha sorpreso in negativo è stata la Peugeot, che non è riuscita a piazzare nessuno dei suoi quattro tenori nella Top10.  Il campione in carica e dominatore della Dakar, Stephane Peterhansel, è 11°a 2'15", mentre i suoi compagni di team Cyril Depres e Carlos Sainz seguono poco distanti in 15a e 16a posizione. Giornata storta, invece, per Sebastian Loeb, che è stato costretto a rallentare da alcuni problemi ai freni della sua 3008DKR, che sono equivalsi ad un ritardo finale di oltre 5'. In realtà, i drivers della casa del Leone potrebbero risultare avvantaggiati domani, quando saranno le auto ad aprire il percorso e dunque, la Toyota si troveranno in strada senza alcuna traccia, su un terreno completamente vergine. 

Nella Top10, poi, ci sono da segnalare i risultati degli altri big come De Villiers, che ha tenuto il piede un po' più leggero rispetto ai compagni di team ed ha chiuso 6°, mentre Mikko Hirvonen è 8° con la Mini JCW Buggy. Sorprende anche Martin Prokop, che porta la Ford F-150 in Top10. 

Ed è arrivato anche il primo ritiro, con l'equipaggio formato da Jad Comair e Antoine Iskandar costretto allo stop dopo un cappottamento con la BMW, piloti comunque ok. 

Fonte: Dakar.com

MOTO: Sunderland riparte con un successo - Non ha voluto far sconti il vincitore della Dakar 2017, Sam Sunderland, che nella prima tappa della 40a Dakar è partito a bomba ed è già davanti a tutti. Lungo i primi 31 km di corsa, il britannico della KTM ha preceduto il francese Adrien van Beveren, staccato di 32". Non saranno questi 31 km a decidere la Dakar, ma ogni secondo può essere importante e lo sa Pablo Quintanilla, che ha beffato Joan Barreda Bort per 1" in questa prima tappa ed è andato a conquistare il podio virtuale, a 55" da Sunderland. 

Alle spalle di questi 4, troviamo Xavier de Soultrait, con la Yamaha a 1'06", seguito da Matthias Walkner e dall'argentino Franco Caimi, 7°. Dietro l'argentino interessanti novità, con il boliviano Daniel Nosiglia che fa sua l'ottava posizione, davanti al francese Antoine Meo e all'argentino Kevin Benavides. Inizia bene la Dakar di Laia Sanz, 12a anche se a 3'16, mentre Toby Price è 14° al rientro, dopo l'infortunio che lo costrinse ad abbandonare lo scorso anno mentre era in testa alla corsa. 

Il primo degli italiani - tutti al traguardo - è Alessandro Botturi, 35° ad oltre 5'. Da segnalare i primi ritiri, con il tedesco Jurgen Droessinger che non è arrivato nemmeno alla speciale, mentre il portoghese Joaquim Rodrigues è atterrato male dopo un salto con la sua Hero ed è stato condotto al centro medico in elicottero. 

Fonte: Dakar.com

QUAD E CAMION: Tra i Quad vola Casale, mentre Loprais sprinta e batte anche le auto - Tra i Quad si ricomincia alla grande ed è subito battaglia a due tra i vincitori delle ultime edizioni della Dakar, ovvero il cileno Ignacio Casale ed il russo Sergey Kariakin, entrambi su Yamaha. Casale, trionfatore nel 2014, ha battuto il rivale staccandolo di oltre 1' e rifilando ben 2'44" al terzo, Sebastien Souday.

La battaglia per il podio, però, è stata infuocata, con Souday che è riuscito a prevalere sul polacco Kamil Wisniewski e gli argentini Pablo Copetti e Nicolas Cavagliasso. 7° il vincitore 2015, Rafal Sonik, ad oltre 4'. 

Tra i camion vola letteralmente il ceco Ales Loprais, che viagga a medie altissime, tanto da registrare un tempo migliore anche delle auto. Il Tatra del ceco, infatti, è stato 36" più veloce della Hilux di Al-Attiyah ed ha preceduto Van den Brink ed il favorito Eduard Nikolaev

Già grandi battaglie, ma distacchi minimi che potrebbero cambiare  dalla tappa di domani, con i corridori che dovranno fare i conti, ancora una volta, con le dune di Pisco.