Sembra ieri che Lewis Hamilton si laureava per la quarta volta campione del mondo, che Sebastian Vettel accettava la sconfitta, con le reciproche analisi del campionato. Invece, in men che non si dica, ormai già si attendono le date in cui i team presenteranno al mondo le vetture del 2018. All'interno delle squadre fervono i preparativi per la messa in pista di eventuali migliorie.
Ma il prossimo campionato si porta dietro anche le prime polemiche, nate a dire il vero già al termine della scorsa stagione, in particolare riguardante i nuovi regolamenti tecnici che andranno a limitare a tre power unit utilizzabili senza incorrere in penalità durante tutta la manifestazione sportiva che prenderà il via a Melbourne il prossimo 25 Marzo.
A ricalcare questo aspetto ci ha pensate Yusuke Hasegawa, capo uscente del progetto Formula 1 di Honda, risultato sino ad Abu Dhabi a dir poco fallimentare, che va ad appoggiare quanto dichiarato in sede di Strategy Group anche da Chris Horner, team principal di Red Bull, ma anche dallo stesso Presidente FIA Jean Todt, il quale ha però ricordato più di una volta come la decisione debba essere presa all'unanimità, mancata proprio nell'ultima riunione strategica proprio per mano della Ferrari la quale, molto banalmente, ha voluto difendere gli sforzi economici confluiti in ricerca e sviluppo per aumentare la vita dei motori.
Sul nuovo limite, Hasegawa si è così espresso: "Sarà molto difficile, non solo per noi, anche la Renault ha avuto delle difficoltà. Non credo che sia ragionevole e da un punto di vista tecnico, è molto complicato. E' facile da ottenere, ma risparmiando le prestazioni del motore. Se usiamo 2000 giri in meno, ovviamente possiamo finire la stagione, ma non ha senso".
Il manager nipponico ha poi puntato il dito nei confronti delle due scuderie protagoniste della passata stagione: "Ne abbiamo discusso molte volte, questo regolamento potegge Mercedes e Ferrari".
Il tecnico del Sol Levante ha poi continuato su come la casa nipponica si stia preparando a questa novita tecnica: "Avere tre motori, significa che abbiamo solamente due possibilità per introdurre una power unit aggiornata. Ovviamente speriamo di avere un buon motore fin dall'inizio, ma se non ci riusciamo, abbiamo solo due possibilità di fare degli aggiornamenti In questo momento dobbiamo concentrarci sull'affidabilità, per ottenere un motore in grado di durare sette gare. Ma dobbiamo anche migliorare le prestazioni. E' positivo avere una linea di base, quindi dobbiamo confermare che il motore attuale sia ok. Non appena fatto questo, faremo il passo successivo".
Che ci si debba attendere un altro anno d'attesa in casa Honda? Staremo a vedere.