Il mondiale appena concluso può essere visto come il momento di svolta per la F1, da quando esiste l'era ibrida. Un vero duello tra due team per la conquista all'iride, nuove regole e tanto spettacolo in pista, con tanti confronti ruota a ruota, nonostante, in realtà, si siano dimezzati i sorpassi in pista. Nonostante tutti questi aspetti, i più si sono preoccupati di trovare ulteriori difetti a questa F1 e, infatti, sono partite le critiche nei confronti del sistema di penalità in griglia.

Un problema che ha scomodato anche Ross Brawn, che divenuto rappresentate di Liberty Media ha subito analizzato la questione, proponendo più soluzioni. Intanto, nonostante si tratti di uno dei più giovani piloti del circus, anche Pierre Gasly ha voluto dire la sua riguardo le critiche ricevute dalla F1: "Non voglio parlare negativamente della Formula 1. Penso che ci siano già troppe persone che ne parlano in maniera negativa. Invece è un grande campionato, con grandi vetture, quindi la gente dovrebbe guardare ad essa in maniera più positiva".

Nonostante in poche gare abbia dovuto scontare oltre 20 posizioni di penalità, il driver della Toro Rosso difende il regolamento del circus, anche se ammette di non essere un fan del sistema di penalizzazione: "E' sicuramente uno dei punti critici della Formula 1, perché quando ti qualifichi in una posizione, vorresti partire in quella. A volte è quasi una gara tra tutti quelli che hanno delle penalità: uno ha 10 posizioni di penalità, tu magari ne avrai 15, mentre altri ne avranno 25...".

Il francese ha proseguito parlando della sua esperienza nell'ultima parte di stagione, dove sia lui che il compagno Brendon Hartley hanno scontato una quantità eccessiva di penalità, a causa dei problemi della PU Renault: "Non è una cosa troppo eccitante, specialmente quello che è capitato a me in Messico. Non ho girato nelle prove libere, ho dovuto guardare gli altri che erano in pista e alla fine sono dovuto partire ultimo. Credo che questo sia un qualcosa che deve essere modificato. Non sembra che sarà così il prossimo anno. Tutti i piloti sono d'accordo che questo tipo di sanzioni siano noiose, anche perché noi non possiamo farci nulla. Se c'è un problema al motore, quindi legato al produttore del motore, penalizza solamente noi".