Anche per Marcus Ericsson è arrivato il momento di mandare in archivio l'orribile stagione 2017, che lo ha visto protagonista al voltante della Sauber C36. Protagonista in negativo, però, perchè lo svedese ha pagato a carissimo prezzo la scarsa competitività della C36 e non è mai riuscito a lottare per le posizioni a punti, anzi il più delle volte ha fatto gara solitaria nelle retrovie, ma per il 2018 c'è una luce che sembra indicare la fine del tunnel. 

Si chiama Alfa Romeo, perchè grazie all'accordo firmato con la casa milanese, la Sauber avrà a disposizione i motori 2018 della Ferrari, che saranno marchiati con il simbolo del Biscione, che così torna in F1. Per il team di Hinwi, poi, c'è anche la grande novità legata all'arrivo del talentuoso monegasco Charles Leclerc, che dopo aver trionfato in F2 è pronto al salto in F1. Tutto questo, spinge, dunque, lo svedese a sperare in vista del prossimo anno: "Oggettivamente il team non aveva molta scelta, bisognava correre con le vecchie power-unit per diversi motivi. La speranza era di non ritrovarsi troppo in svantaggio, ma quando ho sentito la notizia mi sono reso conto subito che non sarebbe stato un fatto positivo. Tutti hanno visto cosa è accaduto quando la Toro Rosso ha usato il motore Ferrari nel 2016, non bisogna sorprendersi di tutto ciò".

Lo svantaggio creato dalla PU Ferrari, ha spinto la Sauber a sviluppare maggiormente il telaio e i progressi sembrano esserci: "Il lato positivo è che ci siamo potuti concentrare sul telaio maggiormente, cosa che abbiamo fatto, ma ovviamente uno svantaggio c'era. Con tutto questo, sono rimasto molto sorpreso da come il team e i ragazzi in fabbrica siano riusciti a lavorare bene sullo sviluppo".

Nonostante la grande sofferenza, la Sauber, nell'ultima parte di stagione, ha tirato fuori qualche buona prestazione che le hanno permesso di raccogliere piazzamenti diversi dall'ultimo posto, che l'ha accompagnato per più di metà stagione: "Dopo la sosta estiva sembrava fosse un disastro, ci trovavamo lontanissimi dagli altri e accusavamo un secondo di ritardo ad ogni giro. Una situazione veramente pessima che avrebbe spinto con ogni ragione la squadra ad arrendersi e a pensare all'anno prossimo. Invece no, hanno continuato ad impegnarsi portando sviluppi e parti nuove in pista, cosa che negli ultimi tre o quattro weekend ci hanno consentito di lottare nuovamente con il gruppo e a piazzarci davanti a qualche avversario sia in qualifica che in gara. Secondo me è stata un'ottima cosa che ha mostrato le qualità enormi della squadra e dell'azienda".

Ed è proprio questo il momento che Ericsson individua come punto di partenza in vista di una stagione dove, all'interno del team, sarà tutto nuovo, con Frederic Vasseur nuovo Direttore Tecnico, una nuova collaborazione ed un nuovo e velocissimo compagno, che servirà a motivare ulteriormente lo scandinavo: "Penso che in Sauber arriverà qualcosa di molto buono, specialmente il prossimo anno, anche perché in questa stagione ne abbiamo viste tante e altre sarebbero dovute accadere. Non è successo tutto in una notte, c'è chi se n'è andato e chi è arrivato; questo farà la differenza nel 2018. Fred ha iniziato a lavorare a metà 2017 e ovviamente servirà un po' di tempo prima che riesca a indirizzare il team sulla strada che desidera. Credo che il prossimo anno Sauber inizierà a guardare ad un futuro esaltante. Siamo ad un nuovo inizio e penso che potremo migliorare e giocarcela con quelli di centro gruppo".