Ieri sera, nell'incantevole Reggia di Versailles, Lewis Hamilton è stato premiato per la conquista del titolo iridato in Formula 1, il quarto nella sua carriera. Il trentaduenne pilota inglese ha dato vita a un entusiasmante duello con Vettel che ha preso una strada ben definita dopo il Gran Premio di Singapore. L'anno scorso Nico Rosberg aveva dato l'addio alle corse proprio nella premiazione di fine stagione ma Hamilton, al contrario dell'ex compagno di squadra, rilancia: "Adoro le corse: ci sono sicuramente parti delle cose che ci circondano che non amo, ma in macchina e quando lavoro con la squadra...beh non ha eguali".
Quattro titoli mondiali, il prossimo obiettivo è Fangio: "Battere il record di Schumacher? Mi ci sono voluti 10 anni per raggiungere 4 titoli iridati. quanti ne dovrebbero trascorrere per vincerne altri 4? No al momento il mio desiderio non è agguantare Michael. Ma sarebbe figo raggiungere Fangio. Dato che sarò qui per almeno un altro paio di anni, questo è il mio obiettivo. Provare almeno a ottenere quello". E sul ritiro aggiunge: "Da giovane pensavo che avrei messo su famiglia a 28 anni e sono arrivato a 28 e tutto è cambiato, quindi è difficile dire che cosa farò domani. Forse tra un paio d’anni, dirò che voglio correre per altre dieci stagioni. Spero davvero che non sia così".
L'inglese si concentrato, poi, sul campionato appena concluso: "Quest'anno è stato il più bello perché sapevo che avrei combattuto ad armi pari con la Ferrari. Volevo portare un me più positivo ricostruito e ristrutturato all'interno del team. Sono arrivato alla pausa estiva e mentalmente mi sono imposto di non trovarmi nella posizione di dover far decidere al team chi di noi due si sarebbe dovuto trovare in prima o seconda posizione. Da quel momento ho deciso che in ogni occasione mi sarei dovuto trovare davanti per evitare il ripetersi di indicazioni come quelle avvenute a Budapest o simili. Ho appreso quanto accaduto nel corso della prima parte della stagione ed ho messo in pratica gli insegnamenti per la seconda metà"
E su Bottas aggiunge: "Lui è molto forte mentalmente e lo sarà ancora di più nella prossima stagione, quindi dovrò fare del mio meglio per stare al passo". Dal compagno di squadra al rivale Vettel, il pilota inglese ne parla così: "Non so se il campionato si sia deciso a Singapore ma li han perso tanto punti cosi come a Baku. Da li ha imparato molto e non posso aspettarmi che faccia gli stessi errori Devo assicurarmi di essere ancora migliore l’anno prossimo per stare davanti a lui"