Si è definitivamente concluso il primo week-end della quarta stagione di Formula E, con diversi aspetti da commentare, valutare, sia sotto il profilo sportivo che tecnico. In un fine settimana dalle diverse penalizzazioni inflitte dalla FIA, spunta la più clamorosa ed inaspettata che riguarda l'Audi di Daniel Abt, vincitore nella mattinata italiana di ieri, pur approfittando di un errore a due giri dalla fine da parte di Edoardo Mortara, che sembrava in completo controllo della corsa sino a quel momento.
Come vi abbiamo già documentato in questo articolo, la motivazione che ha portato gli steward a squalificare la vettura di Ingolstadt non ha nulla a che vedere con una manovra scorretta del tedesco o di un qualche accorgimento tecnico che avesse avuto, in qualche modo, il merito di fornire un upgrade irregolare in termini di prestazioni alla monoposto di Abt.
Infatti, la squalifica, è stata comminata per un problema di "adesivi", ovvero l'aver piazzato sull'inverter e sul motore dei codici di riconoscimento del componente diversi rispetto a quello comunicati alla FIA nel pre-gara. Detto in maniera ultra-semplificata, è come se a un posto di blocco voi forniste alle forze dell'ordine un documento falso con un nome non vostro.
Sull'argomento è tornato Allan McNish che, al di là del suo passato come pilota in Formula 1, risulta il responsabile del team Audi in Formula E, il quale ha voluto specificare come il tutto non è stato dovuto ad una intenzione da parte della squadra di essere irregolare da un punto di vista tecnico: "Si tratta di un errore amministrativo. Nulla è stato fatto per ottenere vantaggio in termini di prestazioni, riguarda il passaporto tecnico della macchina. Non abbiamo avuto nessun vantaggio. Possiamo chiarire tutti i dettagli, motivo per il quale abbiamo deciso di avviare un ricorso".
Non potevano mancare anche alcune considerazioni su quello che, per il manager scozzese, rimarrà comunque il vincitore di gara 2: "Daniel ha guidato in modo impeccabile entrambi i giorni e ha meritato di vincere la corsa. Le parti in causa rispettano pienamente il regolamento per l’omologazione. Personalmente rimango dell’idea che il vincitore resti Daniel. Ha guidato bene e ripeto che merita l’assegnazione della vittoria. Peccato, perché si era fatto davvero un bel regalo di compleanno..."
Intanto, se l’Audi dovesse portare avanti i propri intenti, sarà il Tribunale Internazionale della FIA di Parigi a dovere prendere una decisione nel merito. Seguiremo la vicenda.