Se da un lato c'è attesa per l'ormai imminente inizio della quarta stagione di Formula E, le giornate che introducono l'e-Prix inaugurale di Hong Kong si stanno dimostrando ricche di news, in particolare riguardanti le collaborazioni tra team e costruttori, sintomo che la fase embrionale di un qualcosa che potrebbe diventare particolarmente importante si trova ancora nel suo massimo sviluppo.

In tal senso, già qualche tempo fa, vi abbiamo riportato la notizia circa la ricostituzione del team di Audi, il quale ufficialmente è entrato come costruttore per la prima volta in questa stagione, pur essendo stato "solo" partner tecnico di ABT Schaeffler nei campionati passati.

A questa vicenda si aggiunge quella di DS Virgin Racing, nata dalla join venture tra il costruttore francese ed il team che porta il nome del brand di Richard Branson. La vicenda balza alle cronache di chi segue la Formula E, in quanto è ormai acclarato che dalla stagione 2018 - 2019 la DS si presenterà come costruttore ufficiale nella competizione full electric, chiudendo una partnership triennale con Virgin Racing, e in più rumors vogliono che si stia costruendo un accordo con il team Techeetah.

Questo pone il team diretto da Alex Tai nella condizione di valutare diverse opzioni, portando una certa flessibilità che, secondo il manager tedesco, rappresenterà un punto di forza per il futuro del marchio inglese. 

Piccolo appunto per i neofiti di questa manifestazione, magari abituati a seguire un mondo come quello della Formula 1. Tra le righe della questione descritta da Tai come una maggior concessione di flessibilità, si legge la volontà dei vertici della Formula E di dare la possibilità alle squadre di scegliere qualunque powertrain. Per esempio, e.dams e ABT sono legati rispettivamente a Renault e Audi mentre VR, come molte altre squadre, ha una più ampia scelta.

E' evidente che il team guidato da Tai, al termine della prossima stagione, avrebbe la preferenza di proseguire con DS, visto che comunque sono tre anni che in questa fusione circolano informazioni circa lo sviluppo proprio della powertrain, pur considerando che al momento questa partnership ha conquistato 5 vittorie in quattro anni, sintomo che di lavoro da fare ce n'é, quindi i margini di miglioramento sono particolarmente ampi. Quindi, seguendo il ragionamento del tedesco, questo potrà risultare estremamente positivo, come il contrario.

Ma questa condizione di scelta in cui si è messo Virgin Racing dipende anche dagli investimenti fatti dallo stesso team, come spiega Alex Tai: "Quanto abbiamo costruito in termini di comprensione delle gare e delle strategie, di team di ingegneri e di meccanici, ci ha garantito una piattaforma vincente ideale per qualsiasi fornitore".

Ma il team manager della scuderia ha fatto intendere come queste comunicazioni avverranno più avanti, e l'obiettivo primario al momento è consolidare i risultati nella stagione che sta per iniziare: "La DS Performance ne è consapevole e così gli altri che stanno entrando. Al momento, comunque, non penso a che cosa succederà in futuro, visto che siamo in una buona posizione e contenti di ciò che abbiamo. Non voglio apportare nessuna modifica. Per la stagione 4 resteremo DS Virgin e da qui in avanti avremo un mondo di opzioni da guardare".

Così parlò Alex Tai. Seguiremo sviluppi futuri.