Siamo ormai agli sgoccioli prima dell'inizio della quarta stagione di Formula E, una competizione che vive ancora di pregiudizi e del perenne confronto con la più blasonata Formula 1. Una manifestazione che è ancora giovane, come dimostra l'intensa fase di costruzione - rottura di diversi accordi tecnici e commerciali con protagonisti i più grandi brand e colossi automobilistici mondiali, ma anche gli scontri "politici" sul futuro della stessa competizione, come ad esempio sta avvenendo per le batterie in ottica 2021.

Una delle novita del pre-stagione che scatterà il prossimo 2 dicembre ad Hong Kong, riguarda l'istituzione del Consiglio Globale della Formula E, con l'obiettivo di guidare la massima espressione dell'automobilismo full electric, ponendo l'accento su un più ampio spettro della mobilità elettrica. I componenti di questa istituzione, che potremo definire come la struttura portante dell'intera organizzazione, sono i seguenti: il fondatore e CEO di Formula E Alejandro Agag, Presidente e CEO di SINA Charles Chao, CMO di Jaguar Land Rover e Chairman di Jaguar Racing Gerd Mauser, CEO di Land Rover BAR America's Cup e l'ex team principal della McLaren Martin Whitmarsh, responsabile Global Sponsoring e vice capo marketing di Julius Baer Marco Parroni, campione in carica di Formula E e pilota di Audi Sport ABT Schaeffler Lucas di Grassi.

Del Global Advisory Board fanno parte anche Christiana Figueres e Alain Prost. La prima, in qualità di leader riconosciuto a livello internazionale sul cambiamento climatico globale, meglio nota per il suo lavoro come segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) dal 2010 al 2016. In questo periodo, ha assunto la responsabilità dei negoziati sul cambiamento climatico internazionale dopo la fallita conferenza di Copenaghen del 2009, con i suoi sforzi culminati con lo storico accordo di Parigi nel 2015. La Figueres si è poi così pronunciata sull'argomento: "Per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall'accordo di Parigi e impedire che le temperature globali sfuggano al controllo, dobbiamo avere bisogno di velocità e reagire rapidamente. Se non vedremo i livelli di emissione che iniziano a plateau entro il 2020, è improbabile che collocheremo collettivamente gli obiettivi concordati. Questo forum unico della Formula E ci consentirà di riunire grandi menti con lo stesso obiettivo comune, accelerando la transizione e l'uso dei veicoli elettrici nella vita di tutti i giorni ".

Il secondo è co-fondatore e team principal della Renault e.dams team di Formula E, insieme a Jean-Paul Driot. Sotto la sua direzione, la squadra ha conquistato tutti e tre i titoli del campionato costruttori, diventando la squadra di maggior successo della serie. "Sono orgoglioso di far parte di questo movimento in espansione con la Formula E e di lavorare insieme a Christiana nel Global Advisory Board. Essendo in Formula E sin dall'inizio, ho visto in prima persona com'è cresciuta e sviluppata, non solo come campionato sportivo, ma anche l'impatto che ha già avuto sul settore automobilistico. Non vedo l'ora di lavorare a stretto contatto con gli altri membri e di mantenere la posizione di punta della Formula E come parte della rivoluzione elettrica ", ha dichiarato Prost.

Commentando l'annuncio della creazione del nuovo Board, il fondatore e CEO della massima competizione full electric Alejandro Agag, ha dichiarato: "La Formula E è più di un semplice campionato, è una piattaforma per ispirare il cambiamento sia nella percezione che di atteggiamento e comportamento nel modo in cui viviamo le nostre vite e influenziamo attivamente il futuro del nostro pianeta. È un onore avere nomi come Christiana e Alain alla guida del nuovo Global Advisory Board, insieme a un forte mix di nomi riconoscibili nel campo dei media, del marketing, degli affari, dello sport e della sostenibilità. Vorrei esprimere i miei ringraziamenti per la loro partecipazione e speriamo di attingere alla loro esperienza nella scelta della direzione a lungo termine del nostro sport".

Le prerogative del Consiglio riguarderanno la sostenibilità, media e business, mentre tutte le questioni relative ai regolamenti sportivi e tecnici rimangono sotto legida della FIA.

Dunque si è mosso un grande passo verso la costruzione della struttura di riferimento di quello che più correttamente può definirsi un movimento legato alla mobilità elettrica, più che una semplice competizione, e personalità come la Figueres rappresentano un chiaro intento di come questa manifestazione voglia essere una chiara mossa politica nei confronti del cambiamento che ci apprestiamo a vivere, nel breve e lungo periodo. Speriamo solo che non sia un modo per diventare inconcludenti, come spesso è avvenuto nella più blasonata Formula 1.