E' ormai un bel po' di tempo che tiene banco nel circus la "questione Kubica", a cominciare da quel test in sella alla Renault svolto a giugno di quest'anno presso il circuito di Valencia, in cui il pilota polacco ha messo in fila il numero di giri necessario per avere di nuovo la superlicenza. Se quello sembrava un qualcosa che facesse piacere in primis al nativo di Cracovia e ad un numero cospicuo di appassionati, all'inizio dell'estate nulla lasciava supporre che ci potesse essere una concreta possibilità per vederlo in pista ufficialmente nel 2018. In tal senso la Williams, che è da un po' di tempo che ha aperto le selezioni per il dopo Felipe Massa, avendo già confermato il pagante Lance Stroll, voleva assicurarsi l'ingaggio di Robert Kubica entro il prossimo fine settimana nell'ultimo Gran Premio della stagione, in cui quest'ultimo effettuerà una sessione di test per i pneumatici del 2018 organizzati dalla Pirelli.
Per quanto da Grove non abbiano nascosto che le trattative con il polacco andassero al di là di semplici test e che nelle ultime settimane pareva che l'accordo fosse stato raggiunto al netto di alcuni dettagli da discutere, in particolare relativi alla possibilità o meno che il rientrante dopo anni di inattività nella massima competizione automobilistica potesse durare senza ricadute di tipo medico, un portavoce del team ha fatto sapere: "Non ci saranno annunci il prossimo week-end e non ci saranno fin quando non ci sarà qualcosa da annunciare". Se dal circus danno quasi per certa la presenza di Kubica il prossimo marzo a Melbourne, Paddy Lowe e company sembrano non voler correre il rischio di rimanere senza pilota, visto e considerato che comunque la "questione Kubica" è faccenda delicata che va al di là di quanto solitamente si discute in trattative di questo tipo.
Capita a fagiolo quella che comunque potrebbe sembrare "un'opportunità", ovvero quella di poter ingaggiare Daniil Kvyat, fuoriuscito dalla galassia Red Bull in maniera "netta" per usare un eufemismo, avendo perso il sedile da titolare anche in Toro Rosso nella stagione in corso, a vantaggio di una giovane promessa come Pierre Gasly e di un debuttante nella massima serie come Brendon Hartley. Sta di fatto che per la Williams un pilota "in attività" sino a qualche settimana fa potrebbe essere comunque una cosa positiva.
Seguiremo ancora la faccenda, con la viva speranza che Robert Kubica possa tornare a rivestire il ruolo che gli compete nel motorsport.