Lewis Hamilton ha dato prova di tutto il suo talento in Brasile, rimontando dal fondo dello schieramento fino al 4° posto, chiuso da un grandissimo Kimi Raikkonen, capace di reggere il britannico con freddezza e calma. Il campione della Mercedes, però, ha evidenziato quanto possa essere importante aggirare il parco chiuso, modificando l'assetto della vettura e sostituendo componenti a raffica, come fatto dal team della Stella, che ha sfruttato l'incidente del britannico a suo favore, sostituendo un motore logoro, varie componenti - tra cui la turbina - e dettagli minori, come il piantone dello sterzo ed infine, settando la vettura su un assetto completamente da gara, migliore di quello dei vari Vettel, Bottas&co, che utilizzavano un assetto che fosse il giusto compromesso tra passo gara e giro veloce. 

Proprio questi accorgimenti hanno spinto il britannico fino al 4° posto, ha superato in maniera perentoria i vari avversari, soprattutto sulla salita dell'Arquibancadas, dove ha sfruttato al massimo il motore fresco della sua Mercedes. Proprio questo ha messo in allarme il campione inglese, che conscio delle regole 2018 ha lanciato la frecciata: "Per trovare l'affidabilità bisognerà gestire la potenza, ma questa non è la F.1".

Nessuno si era posto fino ad ora il problema, ma è stato proprio Lewis Hamilton a sottolineare la cosa, perchè dal 2018 i motori utilizzabili nel corso della stagione saranno solo tre e i GP in calendario saliranno a ventuno. Ogni unità dovrà vivere sette week end e dovrà durare più di 7000 km, ovvero una distanza superiore a quella di una 24h di Le Mans. In più, alcune componenti - come MGU-K, centralina elettronica e batteria - saranno disponibili in sole due unità e potrebbero avere degli effetti importanti sulle prestazioni delle vetture. Questa idea di ridurre le componenti era stata pensata al fine di ridurre i costi, convinti che entro il 2018 team e costruttori avessero trovato la giusta affidabilità, così da ridurre i costi ma avere - al contempo - prestazioni migliori. 

A rompere il silenzio ci ha pensato Lewis Hamilton, che ha lamentato come durante la stagione spesso è stato costretto a correre con riserva per preservare il motore. Invece, in Brasile, forte di un motore fresco e con due sole gare all'orizzonte, ha spinto a tutta ed è riuscito a risalire fino ai piedi del podio: "Questa è la prima volta che ho potuto davvero sfruttare il motore dopo la rottura della power che mi è capitata lo scorso anno nel Gran Premio di Malesia non ho più voluto spingere oltre il necessario, anche quando il team mi diceva che era possibile farlo. Oggi è stata una sensazione bellissima poter usare tutta la potenza del motore senza pensieri, mi è sembrato di correre in karting!". 

Ed ecco l'attacco alle nuove regole: "Non credo che sia un gran cosa avere solo tre power unit il prossimo anno, penso che sia uno schifo mentre mi piace andare sempre al limite, ogni singolo giro, e oggi ho avuto la possibilità di farlo e mi è piaciuto un sacco poterlo fare. Chi era davanti a me, nelle prime posizioni, doveva gestire la power unit, come al solito , e non erano nella mia stessa situazione. Sarebbe opportuno tenere presente questa situazione quando si parla di futuro”.