Il Gran Premio del Messico ha messo in luce Marcus Ericcson, pilota svedese della Sauber che spesso è finito sotto i riflettori per le sue prestazioni incolore, ma che sul circuito Hermanos Rodriguez è riuscito a tenere a lungo la sua C36 in zona punti. In più, lo svedese, così come il tedesco Pascal Wehrlein, in qualifica è riuscito a precedere anche le Haas, cresciute in gara, ma più lente rispetto alle monoposto svizzere sul giro secco. 

In gara, lo svedese è stato a lungo in zona punti, prima che, dal posteriore della sua Sauber, uscisse una fiammata proveniente dal retro, ma non dal motore, poichè a cedere è stato il cambio Ferrari, lo stesso che ha fatto sbattere la testa ai tecnici del Cavallino Rampante lo scorso anno. 

In molti si son chiesti a cosa sia dovuto il miglioramento del team svizzero e dello svedese, ma il tutto può essere ricondotto all'arrivo di Luca Furbatto come chief designer della squadra di Hinwi, che ha apportato alcune modifiche alla vettura come le prese d’aria di raffreddamento dei freni e i passaggi di flusso caldo nei cestelli in carbonio.

A questo si aggiunge il fatto che lo stesso tecnico italiano ha alleggerito la vettura, già dalla Malesia, così da avvantaggiare lo stesso Ericcson, che soffre molto per il suo peso elevato, che lo classifica come pilota più pesante del circus, a causa della sua stazza fisica. Ed è proprio Ericcson a chiarire il tutto: "Dalla Malesia dispongo di una monoposto più leggera di 7 kg che mi ha permesso di recuperare da due a tre decimi al giro a seconda della pista. Ci sono stati anche degli interventi sul motore, perché i ragazzi della Ferrari sono riusciti ad ottenere un po' più di potenza. Utilizziamo sempre l’unità 2016, ma sono stati in grado di spremerla un po' di più. Le gomme di quest'anno sono più durevoli per cui si degradano di meno, ma per sfruttarle al meglio devono lavorare in una piccola finestra di temperature. La mia sensazione è che eravamo sulla strada sbagliata per buona parte del campionato e ora abbiamo corretto il tiro nel controllo della temperatura degli pneumatici. Ed è stata una piacevole sorpresa per noi”.

Le basi per il 2018 sembrano gettate, ora la scuderia elvetica deve solo annunciare i due piloti e poi sarà tutto pronto per la prossima stagione, che potrebbe essere quella del ritorno della Sauber, spinta anche da un motore Ferrari che sarà aggiornato, come quello della casa madre e della Haas