Pole position stratosferia per Sebastian Vettel, che si mette davanti a tutti in vista del Gran Premio del Messico di Formula 1. Come sempre accade, il giro secco tirato fuori dal cilindro come un gran bel coniglio per il pilota tedesco, il quale toglie a Max Verstappen il sogno di diventare il più giovane poleman della storia delle quattro ruote. Seconda fila per le due Mercedes, con Lewis Hamilton davanti a Valtteri Bottas.
L'attacco al tempo nel corso della prima manche avviene con le gomme ultra-soft quasi per tutti, mentre entrambe le Ferrari scendono in pista con le super-soft. Sono ovviamente Vettel e Raikkonen a dettare il passo, con il tedesco che precede il compagno di squadra di un solo decimo. Poi arrivano le Mercedes, che calzano entrambe gomme "viola" più performanti sul giro secco, e sia Hamilton che Bottas fanno la differenza: mezzo secondo di vantaggio sulle due Rosse, anche se poi Seb accorcia tantissimo la distanza pur mettendosi alle spalle di Verstappen, con la Red Bull che 'copia' la scelta del suo ex pilota così come di Iceman. Il pubblico di casa spinge Sergio Perez che si mette alle spalle dei primi cinque della classe, ai quali si aggrega con fatica anche Daniel Ricciardo e un grande Alonso, lontano solo tre decimi da Hamilton. Bello il duello interno in casa Renault con Sainz e Hulkenberg che si sfidano, così come è bella la sfida per approdare alla Q2: oltre a Gasly che non ha girato, restano fuori anche Ericsson, Wehrlein, Grosjean e Magnussen.
Per iniziare la seconda manche, questa volta il tandem della Mercedes scende in pista per primo: sia Bottas che Hamilton insistono sulla gomma ultra-soft, imitati questa volta dalle due Ferrari. Il finlandese abbassa ulteriormente il limite fissato in Q1, e mentre il connazionale Raikkonen continua a restare lontano (quasi 4 decimi) e Vettel scavalca l'ex Williams, Hamilton ci mette un giro in più per carburare ma riesce comunque a stampare il miglior tempo, seppur con appena 23 millesimi di vantaggio sul suo rivale per il Mondiale. Alle spalle del quartetto delle meraviglie provano a piazzarsi subito le Force India, con Ocon che stavolta è davanti a un Perez spinto dal pubblico messicano, ma devono ancora girare i due della Red Bull, che si dimostrano ancora performanti: Ricciardo si mette in scia a Kimi, ma Verstappen è strepitoso nel prendersi il miglior tempo con mezzo secondo di vantaggio ssu Hamilton. Hartley è costretto a fermarsi con un motore che fa le bizze: insieme all'americano, la Q3 resta un miraggio anche per Massa, Stroll, Alonso e Vandoorne, questi ultimi penalizzati domani in griglia.
Scatta la caccia alla pole position, ancora una volta con le Mercedes che escono in pista per prime, anche se stavolta è proprio Verstappen ad effettuare il primo passaggio sul traguardo. L'olandese commette un errore ed è costretto ad abortire, così come Bottas, mentre Hamilton passa sul traguardo con un buon tempo. E mentre Raikkonen è lontanissimo e dista oltre un secondo dal leader del Mondiale, ecco che Vettel si mette davanti al suo rivale iridato ancora una volta per un decimo, come in Q1. Ma nel frattempo Verstappen ha ricaricato le batterie e ha deciso di stampare un altro tempo clamoroso, che per poco meno di tre decimi è migliore rispetto al suo predecessore in Red Bull. Ricciardo paga quasi nove decimi dal compagno di box, mentre si attende il giro veloce di Bottas, che decide di farlo in extremis. Nel frattempo Ocon è bravissimo a mettersi nettamente davanti a Perez, con Carlos Sainz che si mette in mezzo e un Hulkenberg che nel finale scala in quinta posizione. Caccia alla pole agli sgoccioli: Bottas scala in quarta posizione, Verstappen non migliora ma Vettel sì e va in pole.