Con la conferenza stampa delle 18:00 ora italiana, si è ufficialmente aperto il Gran Premio del Messico, che potrebbe consegnare nelle mani di Lewis Hamilton il suo quarto titolo mondiale. Ma l’inglese non c’è nel consueto appuntamento d’apertura con i giornalisti organizzato dal braccio mediatico della Formula 1.
Il primo a prendere la parola è come al solito il pilota di casa Sergio Perez, che nella stagione che ormai giunge a conclusione non può che essere soddisfatto circa il campionato di sostanza che la Force India ha consentito di perseguire a lui ed al suo compagno di squadra Esteban Ocon, con il quale diverse volte è giunto a contatto.
E proprio da questo aspetto che dalla platea dei giornalisti presenti in sala stampa si sviluppano le prime domande, alle quali Perez risponde: “Il mio rapporto con Ocon? Ovviamente abbiamo avuto problemi d aBaku tra noi, toccando il punto più basso dopo il Belgio. ma poi ci siamo parlati e le cose sono cambiate, anche per il team. Dobbiamo lavorare insieme per il team. Serve il rispetto e il rispetto ora c'è. I tifosi mi sosterranno, ma non credo saranno contro Ocon. Finora sono stati gentili con tutti”.
Il messicano si esprime su quanto scaturito dal “caso Verstappen”, circa il metro di giudizio su azioni del genere, visto che molti, non solo l’olandese, non capiscono la disparità di trattamento nel corso del week-end statunitense: “Le piste in generale sono diventate monotone. Di sicuro serve un modo per far pagare di più un pilota se commette un errore”.
Come ci si poteva attendere, qualche parola è espressa sulla difficile situazione di Città del Messico, travolta circa un mese fa da un terribile terremoto: “Sono stati mesi difficili per il Messico dopo il sisma. E' stato orribile, ma anche bello vedere il Paese unito. Tutto il mondo ha sostenuto il Messico. Spero di regalare a tutti una bella gara”.