Abbiamo ormai parlato diverse volte di come la Mercedes abbia dominato la prima parte dell’era turbo ibrida, portando a casa i primi mondiali del 2014, 2015 e 2016. Come se non bastasse, nell’appena concluso Gran Premio degli Stati Uniti, la scuderia della Stella a Tre Punte si è portata a casa anche il quarto titolo consecutivo, in un anno caratterizzato da forti cambiamenti in ambito pneumatici e aerodinamico.
Già, quest’ultimo aspetto è stato di grande importanza per la messa in opera di quella W08 Hybrid dannatamente bella all’occhio, ma soprattutto vincente. In un anno in cui a Brackley hanno sofferto più del dovuto, dovendo cedere fino a questo momento sei gare, quattro alla Ferrari e due alla Red Bull, uno dei leitmotiv della stagione è stato quel famigerato passo lungo e assetto “pulito” rispetto al passo corto della Ferrari che invece si presentava più aggressiva, con una configurazione più rake.
Se questa filosofia progettuale adottata dai tecnici Mercedes è risultata vincente, visto il maggior numero di circuiti improntati sull’efficienza aerodinamica piuttosto che sul solo sviluppo di carico aerodinamico, in appuntamenti come Montecarlo, Ungheria, Singapore e negli ultimi due settori di Sochi, la Mercedes è parsa in difficoltà, dovendosi arrendere alle due doppiette della Rossa nel Principato e a Budapest, mentre a Singapore ha avuto la “fortuna” di trovare vantaggio dal patatrack iniziale che ha coinvolto le due Ferrari in partenza, visto che sino al sabato era risultata la terza vettura in pista come prestazione.
Dunque, in un’ottica di crescita del team anglo – tedesco, immaginiamo che a Brackley vogliano raggiungere la perfezione, volendo conquistare quei Gran Premi che quest’anno sono stati scientemente sacrificati data la configurazione della vettura, viste le indiscrezioni che giungono dal paddock circa una volontà per il 2018 di dare un certo grado di componente rake alle vetture di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.
Per questo, in aiuto può venire la Force India, che monta sia la power unit che il cambio della casa di Stoccarda, una scuderia dal miglior rapporto qualità/spesa. Con un budget esiguo e con le perenni vicende dal dubbio gusto giudiziario del boss Mallya, si è attestata nel 2017 come quarta forza del campionato, davanti a team con possibilità decisamente migliori. Quello che a Brackley stanno studiando con il capo progettista Aldo Costa, è il retrotreno della VJM10 di Sergio Perez ed Esteban Ocon, che montano anche lo stesso retrotreno della W08 Hybrid.
Secondo Andy Green, capo progettista della Force India, le sue vetture di quest’anno avrebbero potuto essere maggiormente in configurazione rake, ma ciò non è stato reso possibile viste le prerogative tecniche dovute al cambio fornitogli dal team ufficiale. Infatti la scatola del cambio è stata pensata proprio per la Mercedes, che invece preparava una vettura dall’assetto diverso, ovvero sfruttando la maggiore superficie per la creazione di carico aerodinamico con la minima altezza da terra, si voleva puntare alla massima stabilizzazione della monoposto.
L’intento di Green, che sembra aver fatto mettere all’opera anche i tecnici argentati, è quello rivedere la scatola del cambio in modo da liberare spazio e consentire l’attacco per delle sospensioni posteriori che consentano di estremizzare il posteriore, dunque aumentando l’altezza da terra. Ma da Brackley attendono chiarimenti circa la sospensione anteriore idraulica, messa a punto per il 2017 ma che fu accantonata ad inizio stagione per volere della FIA. Infatti, dovesse essere riammessa una soluzione di questo tipo, potrebbe consentire alla Mercedes di apportare una modifica alla vettura già fortissima di quest’anno, senza rischiare di andare a stravolgere un progetto quanto mai vincente.
Seguiranno aggiornamenti sulla vicenda.