Provare a fare una previsione su cosa aspettarci per la gara di questa sera è più difficile di quanto si possa immaginare rispetto anche a quanto visto nelle prove e in qualifica. Sembrerebbe infatti che per ciò che è successo nei primi due giorni di attività in pista del week-end americano di Formula 1, il tutto sia nelle mani della Mercedes e di Lewis Hamilton, ma, a cominciare dal suo diretto concorrente, la questione potrebbe farsi più “divertente” del previsto.
Ma andiamo con ordine. Sul giro secco non c’è stata partita, anche se bisogna ammettere che la Ferrari è stata più vicina alle Frecce d’Argento di quanto gli uomini di Maranello potessero attendersi dopo un altalenante venerdì, in cui sono stati costretti a cambiare il telaio sulla vettura del tedesco. Infatti, se nel primo settore, che comunque predilige l’efficienza aerodinamica, un aspetto preponderante della conformazione della W08 Hybrid, Sebastian Vettel è riuscito a limitare i danni tenendo il passo dell’inglese. In quello successivo, caratterizzato dal lunghissimo rettilineo, dove invece si predilige la bassa resistenza all’avanzamento che è più difficile da ottenere su una vettura più rake come la SF70H e sommando il famoso bottone magico della scuderia della Stella a Tre Punte, il distacco è risultato più ampio. Nella sostanza però il gap tra i due contendenti al titolo è più basso rispetto a quello che chi vi scrive potesse attendersi, con Vettel che è riuscito a mettersi dietro l’altra Mercedes di Valtteri Bottas.
Un gap che potrebbe essere gestito con una strategia diversa. Infatti, la Pirelli ha fatto sapere attraverso il suo responsabile Car Racing, Mario Isola, che nella gara di domenica le strategie saranno meno bloccate di quanto abbiamo visto durante questa stagione. Infatti si aprono diverse possibilità ad una sosta o a due fermate.
Nella prima ipotesi, la scelta più idonea sarebbe quella Ultrasoft + Soft, visto che con la Supersoft potrebbe esserci un drop off della gomma nelle fasi finali, considerando che si corre comunque su un circuito impegnativo per quanto riguarda i pneumatici a causa della sua conformazione che genera degli importanti carichi laterali in successione, come nel primo e nell’ultimo settore, e verticali come nel lungo rettilineo nella seconda parte della pista. Detto questo, però, in caso di una eventuale Safety Car, che quindi va a calmierare i vari ritmi gara dei concorrenti, a seconda della durata potrebbe essere riportata in auge questa soluzione, visto che comunque la gomma da qualifica e quella rossa non sono così distanti come performance.
Altra storia riguarda una strategia a due soste, che secondo i tecnici della Pirelli, in condizioni di gara “normali” sarebbe la scelta più rapida nel computo totale della gara. La prima domanda a questo punto che verrebbe da farsi è se si opterà per una combinazione Ultrasoft + Supersoft + Supersoft o Ultrasoft + Supersoft + Ultrasoft, così da imporre negli ultimi giri a macchina scarica di carburante un ritmo da qualifica.
Sarà quindi importante la gestione della gomma nel primo stint, capire se i primi inseguitori (leggi Ferrari) potranno giocare sulle finestre dei vari pit stop, magari imponendo un ritmo rapido sin da subito mostrando così le carte di una strategia a due soste, imponendolo anche ad Hamilton, il quale in caso di partenza problematica, potrebbe tranquillamente fare da spettatore privilegiato ed attendere le prossime gare per la certezza matematica del titolo, o semplicemente copiare cosa fanno i diretti avversari, visto che sono loro dietro in classifica e loro avranno la responsabilità di provare qualcosa di diverso.
E' chiaro che tutti questi discorsi sono al netto di eventuali problemi di affidabilità, che negli ultimi due appuntamenti ci hanno privato di un duello di livello, cominciato sin dall'Australia. Se consideriamo inoltre che la Red Bull è sembrata un pizzico più in difficoltà rispetto a quanto visto in Malesia e Suzuka, con Ricciardo mai troppo in palla e con Verstappen costretto a partire nelle retrovie per la sostituzione della power unit Renault, sembra non essere in grado di svolgere il ruolo di terzo incomodo. E' quindi altamente probabile che al netto di harakiri di guida, nella serata italiana vedremo che la faccenda sarà una cosa a due.
Una cosa da sottolineare, che esula dalle primissime posizioni, è quanto dimostrato da Carlos Sainz, che alla prima qualifica con la Renault è riuscito a piazzarsi virtualmente in zona punti, riuscendo a fare in due giorni quello che il pagante Joylon Palmer non è riuscito a compiere in due anni. A questo punto non ci resta che attendere la gara dello spagnolo, che probabilmente ingaggerà un bel duello col suo blasonato connazionale, quel Fernando Alonso che è riuscito a piazzarsi nella top ten con un ottimo giro.
Dunque sarà una gara che si preannuncia interessante sotto molti aspetti. Non ci resta che augurarvi buon divertimento.