Dopo un venerdì sempre in testa, Lewis Hamilton si impone anche nell’ultima sessione di prove libere, seppur con meno di un decimo di distacco da un Sebastian Vettel a bordo di una rediviva Ferrari. A 2 decimi i due finlandesi, con Bottas davanti a Raikkonen. Qui la classifica.
IL RACCONTO
La sessione si apre con diverse notizie. La prima riguarda i due piloti della Ferrari, in particolare sull’utilizzo di due diversi diffusori, con Vettel che monta la configurazione nuova, mentre Raikkonen si è affidato a quella precedente. Un’altra riguarda la Red Bull di Max Verstappen, sulla quale viene montata la nuova evoluzione della power unit Renault, che quindi come da regolamento farà arretrare l’olandese di diverse posizioni.
Andiamo su quanto successo in pista, che come di consueto nella terza sessione di prove libere ha visto poca attività nei primi minuti. Il primo a segnare un tempo cronometrato è stato il debuttante della Toro Rosso Brendon Hartley, con 1:41:499. A dieci minuti dall’inizio i primi a segnare il tempo con le Ultrasoft sono stati i due piloti della Renault, Carlos Sainz e Nico Hulkenberg, con quest’ultimo che subirà la medesima penalizzazione di Verstappen per lo stesso motivo.
Si è dovuto aspettare il 14esimo minuto per vedere un big, con Kimi Raikkonen che nel primo tentativo con il compound da qualifica stampa un 1:35:562, che ha avuto la meglio in un primissimo confronto con Lewis Hamilton, con l’inglese che ha ceduto un decimo e mezzo al finlandese pur avendo girato in maniera blanda. Da quel momento si è cominciato ad avere un po’ di movimento lì davanti; in pochi minuti si migliorano prima Bottas e poi Vettel, con il finlandese che al minuto 20 si è portato momentaneamente in testa con un 1:35:125, mentre il tedesco ha migliorato il suo crono precedente. Ma Hamilton è sembrato essere su un altro pianeta, e a metà sessione ha dato 4 decimi al primo degli inseguitori, con Bottas, Vettel e Raikkonen racchiusi in appena 19 millesimi.
Intanto si è dovuta registrare una lamentela di Daniil Kvyat nei team radio circa uno sterzo particolarmente duro. Al minuto 31 c’è stata la possibilità di vedere anche la Virtual Safety Car, a causa dell’uscita di pista di Romain Grosjean, che ha perso la vettura in uscita dalla curva 7 e si è andato ad insabbiare, con conseguente ritiro. Divertente “l’errore” di Vettel che nel rientro ai box, per sbaglio si stava fermando nella piazzola del box della Red Bull, prima di rientrare in quella giusta.
Al termine della VSC si sono avuto 20 minuti di vera battaglia in configurazione di qualifica. Prima Vettel ha abbassato il limite ad 1:34:5 con Hamilton che però ha limato il tempo del tedesco di un decimino scarso. Interessante il tempo di Verstappen che ha girato a 7 decimi dalla prima posizione con gomme Ultrasoft vecchie di nove giri. Ancora problemi per la Toro Rosso di Kvyat, con il russo che non è riuscito ad andare in pista per un importante problema alla sospensione anteriore.
I big hanno continuato sino alla fine a migliorare i rispettivi tempi, ma in generale abbiamo potuto notare come la Ferrari abbia avuto un netto miglioramento rispetto alla “strana” giornata di ieri.
Piccola parentesi sulle gomme. Come vi avevamo in parte anticipato nella chiave tecnica del circuito pubblicata nella giornata di mercoledì, il Responsabile di Pirelli car Racing, Mario Isola, si è lasciato andare sul fatto che nella gara di domani le strategie saranno più aperte del previsto, con la possibilità di avere una sosta US + S oppure un doppio pit stop US + SS + US oppure US + SS + SS. L'ingegnere italiano ha ammesso come la doppia sosta potrebbe risultare la scelta più rapida, anche se può essere solo una delle soluzioni papabili. Infatti è sembrato che la prestazione tra la Ultrasoft e la Supersoft non fosse troppo diversa.
Appuntamento dunque per la qualifica a partire dalle 23 italiane.