Quella che si svolgerà in Texas nella serata italiana di domenica, sarà la diciassettesima prova di un Campionato del Mondo di Formula 1 che ci ha esaltato sin dal primo appuntamento in Australia. C’è stato di tutto, duelli di strategie, ruota-ruota, scontri a mezzo stampa, psicologia di guida, una squadra fortissima come la Mercedes che però ha dovuto sudare contro una ritrovata Ferrari, che è sembrata la cugina bella di quelle viste negli ultimi anni.

Uno dei protagonisti è stato sicuramente Lewis Hamilton, mai forte come gli ultimi tre anni, in cui ha abbinato uno straordinario talento all’esperienza di un carriera che ormai tocca i 10 anni nella massima competizione automobilistica. L’inglese è uno dei protagonisti della conferenza stampa con cui si è aperto il week-end di Austin, che rappresenterà la prima chance per chiudere i conti nei confronti del suo diretto rivale Sebastian Vettel, se il primo dovesse vincere ed il secondo giungere dalla seconda posizione in poi.

"Il margine in classifica fra noi è aumentato e questo ha abbassato un po' la tensione, ma non credo che per questo il campionato abbia perso interesse e il mio approccio resta lo stesso, da parte mia a livello mentale non è cambiato nulla", ha detto Hamilton alla vigilia delle prime prove in pista. Sono partito diverse volte davanti, è vero, credo che essere veloci sia una questione di conoscere bene l'auto e sapere dove puoi spingere, quali sono i punti deboli, dove bisogna migliorare e su cosa invece si può puntare. Devi essere capace di tirare fuori tutto da lei anche in momenti difficili o su piste poco adatte, è quello che ho iniziato a far fin da quando correvo sui kart. Tutta esperienza che mi torna utile ora. Credo sia sempre una questione di fiducia e di comprensione della macchina. Con il team abbiamo evoluto il processo di sviluppo e lavoro assieme, spesso le prime prove sono cominciate con il piede giusto in termini di bilanciamento per cui il resto del weekend siamo stati competitivi. Personalmente ci sono tante cose belle che mi stanno accadendo nella mia vita che mi danno entusiasmo, arrivando così alle gare con grande positività. Questo mi consente di avere la giusta concentrazione, poi è vero che il team mi aiuta molto a mettermi nella situazione migliore".

Uno dei temi toccati riguarda proprio l’andamento generale del campionato, che nelle ultime gare si è indirizzato in maniera puntale in direzione dell’inglese per una netta mancanza di affidabilità da parte della SF70H. Ma il tre volte campione del mondo non ci sta e valuta con merito il suo lavoro, e sottolinea come la gara di domenica non sarà per nulla scontata: “Vettel è stato un avversario forte per tutto l'anno e anche se ha avuto problemi ultimamente resta un pilota che guida una macchina velocissima. Immagino che abbiano portato qualche aggiornamento e mi aspetto possano essere competitivi per tutte le gare restanti, per questo da parte mia non cambia nulla e la concentrazione deve restare alta. Devo continuare a spingere sull'acceleratore e basta. La Rossa ha incontrato un periodo di crisi, ma se vincerò il campionato sarà solo per merito mio e non perché la Ferrari lo ha buttato via. Credo che parlare in questo weekend del mondiale sia fuori luogo, Sebastian sarà molto forte e non possiamo contare che abbia altri problemi. Onestamente non me ne frega niente del titolo ora, voglio solamente vincere la gara, poi vedremo. Il Mondiale è il mio obiettivo e ogni energia la metto su questo. Che accada qui, in Messico la prossima settimana o altrove non mi interessa, l'importante è che arrivi".

Così parlò Hamilton. Inutile dire che al mondiale ci pensa eccome, anche per questa gara, com’è giusto che sia.