E’ stata una sessione spaccata in due quella che si è appena conclusa, con Valtteri Bottas davanti a tutti prima di finire rovinosamente a muro in uscita dalla Spoon Curve. Subito dietro Hamilton e Vettel a tre decimi, anche se forse con meno traffico avrebbe potuto fare di più. Più staccate le Red Bull. Questa la classifica.

IL RACCONTO

Si è appena conclusa una sessione di prove libere a seguito di un venerdì incerto, che ha visto la Ferrari di Sebastian Vettel mettersi davanti a tutti durante le FP1 svolte sull’asciutto mentre nel pomeriggio è arrivata la risposta di Lewis Hamilton, pur considerando la poca attività in pista nella seconda parte del venerdì.

Andando a bomba su quanto successo nel primissimo mattino italiano, la prima notizia è stata data dal meteo. Infatti le FP3 si sono svolte sotto un pallido sole che sgomitava tra i nuvoloni del venerdì, ormai lontani dal tracciato di Suzuka abbastanza da aver consentito l’utilizzo delle gomme da asciutto, con l’asfalto che poco prima del semaforo verde presentava ancora delle zone lievemente umide ed una temperatura di circa 27 gradi.

Le prime notizie di rilievo sono arrivate entrambe dalla Ferrari: la prima ha riguardato Sebastian Vettel, il quale ha provato la funzionalità del cambio che si pensava danneggiato per via dell’incidente con Lance Stroll avvenuto durante il giro d’onore in Malesia, la seconda invece entrambi i piloti, che sono scesi in pista su due mescole diverse, Soft per il tedesco e Supersoft per Kimi Raikkonen, probabilmente per avere dei dati migliori in ottica passo gara data l’inutilità delle FP2 per quanto detto prima?

Ma poco tempo per le domande, infatti il leader del mondiale si è piazzato subito sotto il minuto e mezzo su gomme soft, praticamente copiando il tempo fatto registrare nelle FP1 con le Supersoft, sintomo che l’inglese abbia voluto fare subito sul serio, sfruttando magari anche le condizioni di temperatura del tracciato più favorevoli al range di temperatura fornito dalle gomme “gialle”.

Nei primi minuti le due Scuderie si sono concentrate su lavori differenti, con gli anglo-tedeschi improntati sin da subito sul ritmo da qualifica, tanto che sia Hamilton che Valtteri Bottas si sono messi a girare subito sull’1.29’’ mentre gli uomini di Maranello hanno improntato una prima fase sul passo gara, con entrambi i piloti che senza utilizzare il DRS si sono attestati su un ritmo dell’1.33’’.

Al minuto 17 si sono viste anche le due Red Bull, che si sono subito piazzate dietro gli alfieri della Mercedes ad oltre un secondo di ritardo, sintomo del lavoro diverso svolto rispetto agli altri due team di vertice.

Da segnalare un paio di fuori pista di cui si sono resi protagonisti sia Vettel, in curva nove, che Ricciardo alla curva del Cucchiaio. In questa stessa curva in uscita, Bottas è andato a muro, danneggiando la zona anteriore destra della sua vettura e portando molti detriti in pista, in particolare sul lungo rettilineo precedente alla velocissima 130R. Per questo motivo è stata esposta la bandiera rossa per un paio di minuti, per ripulire la pista.  Dopo qualche minuto la Mercedes, attraverso il profilo twitter, ha fatto sapere che i danni riportati dalla vettura 77 hanno pregiudicato la prosecuzione della sessione, che quindi si è conclusa anzitempo per il finlandese.

Alla ripresa della sessione, neanche il tempo di rientrare in pista che Kimi Raikkonen si è ritrovato a muro in curva nove, provocando un’altra bandiera rossa, ma soprattutto rovinando parecchio la zona di sinistra della SF70H. Così facendo il Campione del Mondo 2007 si presenterà alle 14 ora locale senza aver provato il giusto passo di qualifica. Ritmo che invece è sembrato trovare Vettel negli ultimi giri, piazzando i primi 1.29’’ e portandosi subito dietro il team della Stella a Tre Punte a circa 3 decimi.

Negli ultimi 10 minuti di sessione, da segnalare come la Toro Rosso di Carlos Sainz abbia superato la linea dei box ancora con semaforo rosso, in occasione dell’ultima ripartenza. In arrivo dunque una reprimenda per il pilota spagnolo. Nelle fasi finali, poi, si è registrato un Vettel con un nuovo set di Supersoft, così come i due piloti della Red Bull. Il tedesco è purtroppo rimasto vittima del traffico nelle fasi cruciali del giro, mentre Ricciardo e Verstappen non sono riusciti a superare i loro tempi precedenti, piazzandosi ad un secondo dal leader Bottas. Diverso lavoro per Lewis Hamilton, che ha dedicato l’ultima parte della sessione allo studio del passo gara.

Questo il racconto delle ultime prove libere del Gran Premio del Giappone. Next stop, qualifiche.