Con la conferenza stampa appena conclusa si è ufficialmente aperto il 16esimo Gran Premio della stagione, che arriva a seguito di due appuntamenti, per motivazioni diverse, che sembrano aver dato un indirizzo preciso al campionato, ritrovando una protagonista indiscussa quale la Red Bull.
Se fino a Singapore la scuderia anglo-austriaca non sia andata oltre ai podi, ad eccezione della vittoria fortunosa in Azerbaijan, domenica scorsa ha invece piazzato la zampata andandosi a conquistare una splendida vittoria con Max Verstappen. Ma tra i due ragazzacci di Milton Keynes quello più costante è risultato Daniel Ricciardo, il quale pur avendo avuto meno problemi di affidabilità del compagno olandese, si presenta a Suzuka forte dei suoi 8 podi in 11 gare, che lo portano ad aver quasi il doppio dei punti del team mate in classifica generale.
L’italo-australiano apre la conferenza stampa di apertura del Gran Premio del Giappone a suo modo, scherzando sul Sol Levante e sul suo rapporto con il paese nipponico: “Il sole non sorge sempre qui. Non è che c'è sempre il Sol Levante, ma qui l'esperienza più bella qui finora è anche un giro in un ristorante di sushi. Avevo prenotato con un anno di anticipo. Ho l'impressione che il Giappone si sia aperto di più all'Occidente. E' un anno che cerco di mangiare questo cibo crudo, ci provo... non voglio di mancare di rispetto a questo paese. Ho provato anche il kendo (arte marziale, ndr). Divertente”.
Andando più nelle discussioni “serie”, Ricciardo commentando la gara in Malesia ponendo l’attenzione sul fatto che probabilmente avrebbe potuto lottare anche lui con Lewis Hamilton per la vittoria, se non avesse avuto un duello di troppo in partenza: “Ho pensato che se Bottas non mi avesse passato in partenza avrei potuto lottare di più con Lewis, ma sono pensieri fatti nel post gara e non durante. Comunque contento del podio”.
Il vincitore di Baku, ha inoltre sottolineando, e ne ha ben donde, gli incredibili progressi messi in campo da Milton Keynes, a cui la Red Bull ci ha abituato da un po' di anni, considerando che nella gara di apertura in Australia la RB13 accusava oltre 1 secondo e mezzo dalla leadership: “Il nostro è tra i migliori telai della F1, da Monza abbiamo visto miglioramenti netti e in Malesia la conferma. Se non siamo i più veloci, ci siamo quasi. E qui potrebbe arrivare un'altra prova di questo”.
Questo enorme upgrade fornito dai tecnici della scuderia anglo-austriaca, ha anche placato le insistenti voci di mercato che vedevano Daniel Ricciardo verso lidi migliori, vista la scarsa competitività della vettura sino a qualche mese fa. Su questo va a sottolineare come con una performance di questo livello si possa anche pensare di rimanere alla corte di Chris Horner: “Il mio contratto scade l'anno prossimo. Al 99% so che avrò un sedile per il prossimo anno. ma con il team non abbiamo parlato di quello che verrà dopo. L'anno prossimo dovrei correre. Nessuno era deluso dopo la Malesia...”.
Ricciardo però avverte il vertice di Milton Keynes, sottolineando come l’anno prossimo bisognerà essere competitivi sin da subito: “Se la prossima non dovesse essere una stagione competitiva, sarebbe un problema. Ma credo lo saremo. La Mercedes vince da troppo tempo e cercheremo di cambiare le cose”.
A questo punto si pone più in alto l’asticella per il 2017, puntando al terzo posto in classifica generale di Valtteri Bottas, che ultimamente ha avuto qualche problema di guida con una W08 piuttosto nervosa: “Siamo diventati più forti e siamo riusciti a competere più regolarmente con la Mercedes. Bottas ha avuto qualche difficoltà e siamo riusciti a rosicchiare punti. C'è ancora una possibilità di arrivare tra i primi tre”.