Dopo aver discusso riguardo le capacità telaistiche della Red Bull e del prodigioso recupero effettuato dal team anglo.-austriaco, Helmut Marko, manager e principale talent scout del team, ha attaccato Ferrari e Mercedes per la gestione dei loro giovani piloti. Il tutto è nato dopo l'esordio di Pierre Gasly in Malesia, lanciato nella mischia quasi all'improvviso. Il francese, campione GP2 nella scorsa edizione, ha fatto il suo esordio in F1 proprio nell'ultimo Gp, mentre fino ad ora aveva corso nella Japanese Championship Super Formula, dove occupa tutt'ora il secondo posto nel mondiale. Proprio data la sua esperienza in Giappone, il francese è stato confermato anche per il Gp di Suzuka e, probabilmente, occuperà il sedile appartenente a Danil Kvyat fino a fine stagione.
Una notizia che era già nell'aria, poi Marko ha proseguito annunciando come, da parte della Toro Rosso, ci sia la volontà di confermare Gasly per la prossima stagione. Il manager austriaco ha continuato sottolineando come il lavoro della Red Bull con i giovani piloti stia dando i suoi frutti, a differenza degli altri top team, che devono reclutare piloti esterni: "Potremo dirvi di Gasly molto presto. Red Bull, rispetto a Ferrari e Mercedes, ha le p****, perchè mette i giovani piloti in macchina. Dunque staremo a vedere".
Il francese ha soddisfatto tutti all'esordio, grazie ad un week-end pulito, senza alcun intoppo: "Specialmente nelle prime prove libere ha mostrato che non ha paura, che ha un ottimo controllo della monoposto. Durante il fine settimana non ha fatto errori. E' stato un ottimo debutto".
Si fa sempre più difficile, invece, la situazione per il russo Kvyat, che nonostante sia stato estromesso dai piani della Toro Rosso per questo finale di stagione, sembra ancora nell'ottica del team faentino per il prossimo anno: "Non sono state prese decisioni. Appena decideremo, vi faremo sapere".
A questo punto, con Sainz partente e il solo Gasly quasi sicuro del posto, in Toro Rosso ci si guarda intorno. In F1 dovrebbero rimanere senza sedile i due della Sauber, Ericcson e Wehrlein, a cui si aggiungerà Jolyon Palmer, in uscita dalla Renault, per far spazio proprio a Sainz. Nonostante ciò, Marko non ha voluto sentir parlare di piloti esterni e ha troncato tutti, chiudendo le porte anche ad un eventuale pilota pagante, come Sean Galael: "Siamo Red Bull. Noi siamo diversi. E' uno scenario molto difficile da immaginare".
E su Nobuharu Matsushita, pilota del vivaio Honda, accostato spesso alla Toro Rosso dopo l'accordo tra il motorista giapponese e la casa emiliana, l'austriaco ha concluso: "Non credo sia ancora pronto".
A questo punto, si guarda avanti e l'appuntamento più importante è Suzuka, dove Gasly vorrà far bene: "Non vedo l’ora di scendere in pista. A Sepang è andata bene ma in gara ho sofferto un po’ a causa del sedile non perfetto. Si è mosso molto, e non è l’ideale per la schiena. Al fine gara avevo dei dolori notevoli, quindi ne proveremo uno nuovo in Giappone”.