Sembra si stia creando sempre più un caso attorno alla figura di Marcin Budkowski, ex capo del dipartimento tecnico della F1 e della Federazione Internazionale. Salutata la FIA, il polacco dovrà rispettare un periodo di pausa di tre mesi, chiamato gardening, stabilito dalle leggi sul lavoro valide in Svizzera. I team si sono agitati e subito hanno scritto a Chase Carey e Jean Todt, chiedendo l'adozione di un nuovo protocollo di uscita per il personale della FIA e di Liberty Media, specie se dovessero andare a lavorare in un team.

Grazie alla sua posizione, l'ex ingegnere aerodinamico di Ferrari e McLaren, sarebbe a conoscenza di tutti i progetti sulle monoposto 2018 e, inoltre, sarebbe a conoscenza delle idee che i vari team stanno sviluppando, dopo aver chiesto alla Federazione l’interpretazione sulla conformità.

Giunta la notizia dell'addio di Budkowski, destinazione Renault, i team si sono movimentati e si sono incontrati in Malesia, durante il week-end di Kuala Lumpur, in una riunione a cui han preso parte i direttori sportivi di Mercedes, Red Bull, Ferrari, McLaren, Williams e Force India. La decisione è stata quella di scrivere una lettera destinata a FIA e Liberty Media, in cui si chiede lo stop di almeno un anno per il tecnico polacco, prima di rientrare nel giro dei tecnici di F1, come spiega Toto Wolff: "Marcin è un bravo ragazzo. Penso che se ci riesce fa bene a tornare in una squadra per proseguire la sua carriera, ma ora non vorrei essere al suo posto. Come funzionario della FIA che legifera e rilascia delle direttive tecniche non può passare ad un team dopo soli tre mesi. Ci sarebbe un potenziale conflitto di interessi. Non sto dicendo che abbia abusato in qualche modo del suo ruolo, ma ci dovrebbe essere una linea etica che tutti dovrebbero seguire. Non vogliamo che lui si trovi compromesso in una posizione difficile. Credo che il passaggio ad una squadra debba avvenire dopo i tre mesi…".

Finito nel ciclone delle polemiche, insieme a Budkowski, Cyril Abiteboul non si è tirato indietro e ha attaccato tutti gli altri team, spiegando che lui non è in F1 per farsi degli amici, ma per vincere. L'obiettivo è di tornare ad essere un top team entro il 2020 e il manager francese è pronto a tutto pur di realizzare il progetto del team, anche sfruttare le falle del regolamento, per portare a sè uno dei tecnici più importanti del circus. Con l'arrivo di Budkowski, in Renault potrebbe arrivare un bagaglio di informazioni sui team rivali, che spiazzerebbe chiunque e favorirebbe il team di Enstone: "Vogliamo diventare una delle squadre migliori entro il 2020, siamo a un punto lontano, ma dato che sappiamo cosa deve essere fatto per completare il salto che ci deve portare dal centro gruppo ai top team, dobbiamo essere aggressivi per essere pronti al momento giusto. Non siamo in F.1 per fare amicizia. Ovviamente ci sono molti modi per fare le cose, ma in materia di reclutamento di tecnici dobbiamo crescere e quando siamo ripartiti c'erano 475 persone, ora ci sono 620 dipendenti. Non c'è alcun segreto: queste persone devono arrivare da qualche parte e dobbiamo andare a caccia di alcune professionalità di altre squadre".

Abiteboul, ha voluto concludere spiegando che qualsiasi decisione venga presa dal team, sarà fatta nel rispetto delle norme e dei team rivali: "Renault si attiene alle norme, qualunque cosa sarà fatta, sarà in modo corretto nel rispetto dei nostri avversari".