Quella di domenica scorsa, come vi abbiamo riportato nell’analisi della gara, è stata una gara particolare, in cui la vettura che ha avuto il miglior passo gara non ha vinto; l’irriverente Max Verstappen è autore di una gara impeccabile mettendosi alle spalle le eccessive critiche (ingiuste secondo il parere di chi vi scrive) del patatrac di Singapore, il leader del mondiale fa invece gara in difesa, riuscendo comunque a guadagnare in classifica generale per via dei guai tecnici accorsi ai diretti avversari.
In questo articolo vogliamo focalizzarci su quest’ultimo, pur dovendo ammettere che chi vi scrive non pensa minimamente ad una Mercedes in crisi di prestazione, ma semplicemente ad un caso particolare dovuto a delle condizioni meteo che già in altre occasioni in questa stagione hanno dato qualche problema di troppo alla W08 Hybrid. In particolare il molto caldo della pista, associato ad una sospensione al retrotreno unica nel suo genere, porta le Frecce d’Argento a usurare maggiormente gli pneumatici posteriori, in particolar modo nei confronti di quelle gomme a low working range, le quali presentano delle temperature di esercizio più basse e che quindi tendono a surriscaldarsi con un assetto troppo aggressivo e con temperature dell’asfalto alte, come avvenuto in Malesia.
Ma come se non bastassero i 34 punti di vantaggio accumulati da Lewis Hamilton nei confronti di Sebastian Vettel a 5 gare dal termine del campionato, il board di Brixworth si è detto preoccupato per la prestazione messa in pista a Kuala Lumpur, viste le lamentele di entrambi i piloti e del responsabile della scuderia Toto Wolff, il quale senza mezzi termini ha ammesso come la Ferrari sia stata estremamente veloce lo scorso week-end e di come quello finale fosse un risultato abbastanza fortunato. In particolare il manager austriaco ha tuonato sul fatto che non ci si deve rilassare e che il campionato non è per nulla finito: “Abbiamo una macchina capricciosa e questo è un problema”. E sulla mancata competitività ha poi aggiunto: “Guai ad accomodarsi sulla classifica, dobbiamo trarre il massimo in ogni gara, ma dobbiamo ritrovare la nostra performance”.
Più duro di tutti è sembrato Lewis Hamilton in conferenza stampa nel post-gara, il quale si sente preoccupato per quanto visto in pista: “In Malesia eravamo la terza macchina in pista, dietro Red Bull e Ferrari, Seb andava 8 decimi più veloce”.
Ancor più preoccupante è sembrata la gara di Valtteri Bottas, giunto a 56 secondi di distacco dalla vetta, cosa mai vista negli ultimi anni. Il finlandese si è così espresso sulla sua gara: “Non ho mai sofferto in pista come in Malesia e nell’ultimo periodo non sono riuscito a guidare come vorrei”. Sul finlandese però c’è da fare una breve parentesi in quanto, dei due piloti Mercedes, era l’unico a montare il pacchetto aerodinamico sviluppato proprio per il circuito di Sepang e sembra che questo non abbia funzionato sia in qualifica che in gara. In tal senso il presidente non esecutivo Niki Lauda ha ammesso di un problema di correlazione tra dati ottenuti in galleria del vento e quanto effettivamente dimostrato in pista: “Di solito le indicazioni della nostra galleria sono sincere e veritiere, sarebbe la prima volta che sbaglia così clamorosamente”.
Sembra dunque che la W08 si dimostri ancora una volta una vettura bella e dannata, capace di essere imbattibile quando va tutto bene, in particolare quando si riesce ad entrare nella finestra di temperatura ottimale per gli pneumatici, e problematica quando qualcosa va storto. Come già anticipato chi vi scrive non crede minimamente ad una “crisi Mercedes”, ma semplicemente ad una gara che da un punto di vista velocistico era congeniale alla filosofia della vettura di Brixworth, mentre da un punto di vista climatico invece no e questo è andato ad inficiare la prestazione.
Detto questo rimangono gli stra-favoriti per entrambi i campionati, pur essendo questi ancora aperti a qualsiasi scenario e se consideriamo che ormai pare ci siano due Red Bull in più a rimescolare le carte, questo aggiunge un’altra dose di indeterminatezza ad un campionato già di per sè bellissimo.