Che Stoffel Vandoorne fosse uno dei talenti più puri e cristallini della nuova generazione di piloti approdata in Formula 1, lo si era capito già un anno fa, quando all'esordio in Bahrain conquistò i suoi primi punti iridati, chiudendo in top ten, non troppo lontano dall'esperto Jenson Button. Ritirato Button, la McLaren non ha avuto il minimo dubbio e ha promosso immediatamente il belga a pilota titolare, sotto l'ala protettrice di Fernando Alonso, pilota ben più esperto, che è la perfetta chioccia per un talento come Stoffel.
Dopo una prima metà di campionato difficile, fatta di tanti ritiri e poche soddisfazioni, Vandoorne è riuscito a conquistare i primi punti in Ungheria, chiudendo al 10° posto ed eguagliando il suo miglior risultato. Dopo aver superato le difficili gare di Spa e Monza, il belga è esploso definitivamente negli ultimi due Gran Premi, a Singapore ed in Malesia, dove ha raccolto due splendidi settimi posti, che gli hanno permesso di arrivare a quota 13 punti, 3 in più di Fernando Alonso, sfortunato a Singapore, ma opaco e distratto in Malesia.
Sul circuito di Kuala Lumpur, Vandoorne si è reso protagonista di uno start da urlo, dove è riuscito a superare le due Force India, insidiando anche Valtteri Bottas ed ha gestito alla perfezione la gara, controllando al meglio gli pneumatici e senza sforzare la fragile Power Unit Honda, che lo ha portato al traguardo senza patemi. Il belga è rimasto entusiasta per il risultato e per la gara, che ha ritenuto la sua migliore dall'esordio: "Posso dire che è stata la mia migliore gara in Formula 1 tra quelle che ho disputato finora, siamo stati veloci tutto il weekend, confermando in corsa quello che avevamo fatto vedere in qualifica. E’ stata una gara fantastica, iniziata subito con una buona partenza. Temevamo molto le Force India e le Williams, ma solo Perez è riuscito a passarmi. Giro dopo giro ho dovuto gestire le gomme ed il consumo di carburante, e sono restato concentrato per non permettere a Stroll di arrivare in zona DRS".
Vandoorne è soddisfatto anche per la classifica, che ora lo vede davanti al compagno di team Alonso, una giusta paga per il lavoro svolto fino ad ora: "Sto lavorando duramente con la squadra e se questo vuol dire mettere un po’ di pressione su Fernando credo che sia positivo per lo spirito di squadra".
Proprio Fernando Alonso ha vissuto un week-end non proprio brillante, sin dal via, dove è stato rallentato dal contatto tra Ocon e Massa, che gli ha fatto perdere posizioni. L'asturiano ha provato, come sempre, a dare il massimo, ma negli ultimi giri è apparso nervoso e distratto, come in occasione del sorpasso su Magnussen, quando ha spinto il danese verso lo sporco, al di là del circuito. Il danese non ha mostrato alcun timore nei confronti di Nando, che ha attaccato senza peli sulla lingua: "Se parliamo della sua guida credo che siamo d’accordo diciannove piloti contro uno…".
Sulla gara, invece, lo spagnolo ha commentato augurandosi un week-end migliore a Suzuka: "Abbiamo avuto giorni migliori, è stato un peccato il tempo perso al via a causa del contatto avvenuto davanti a me alla curva ‘2’, che mi è costato diverse posizioni. Sono finito nel gruppo fuori dalla top-10, ed il ritmo che ho potuto tenere è stato inferiore al nostro vero potenziale. Spero che vada meglio in Giappone".