Il 14esimo appuntamento del campionato 2017 ci ha già consegnato diverse sorprese, seppur qualcuna la si poteva attendere dalle voci che nella settimana post Monza erano cominciate a girare, riguardanti in particolare una Ferrari favorita su un tracciato angusto come quello di Singapore e una Mercedes a giocare di rimessa.

Dalle qualifiche di ieri, che hanno messo in mostra un Sebastian Vettel indiavolato capace di strappare la 49esima pole position in carriera, è stato dimostrato una volta di più come il tedesco riesca a trovarsi sempre molto a suo agio tra le stradine di Marina Bay. Così come la Red Bull, che in un campionato in cui si ritrova ad essere plafonata come terza forza del campionato, per la prima volta in stagione è riuscita a piazzare entrambe le vetture davanti al team campione in carica.

Ma, come giustamente ha precisato con la solita calma il team principal Maurizio Arrivabene al termine delle prove di ieri, la gara è un’altra cosa. Soprattutto la partenza sarà uno dei momenti più critici, Vettel dovrà tenere a bada Max Verstappen e Daniel Ricciardo, sempre molto arrembanti non solo allo spegnimento dei semafori.

Molti osservatori danno per scontato che la gara che scatterà alle 14:00 ora italiana sarà decisa dalla partenza e dal pit stop, senza considerare che ci sono oltre 300 chilometri tra muretti, caldo e umidità, stressanti per il pilota ma anche per le monoposto. Se a questo aggiungiamo il fatto che le prove di durata sono state eseguite nella giornata di venerdì su pista bagnata, abbiamo un’altra incognita su quello che potrà essere il passo gara dei tre top team.

Per quanto visto nel corso della stagione, una combinazione di Ultrasoft – Supersoft dovrebbe favorire la SF70H, con la Red Bull che nel punto di sorpasso “più agevole” ha delle carenze in termini di velocità di punta rispetto alle vetture di Maranello, mentre viceversa la Mercedes ha nel rettilineo del traguardo ed in quello successivo i suoi punti di forza, che però non compensano la perdita di guidabilità nelle 23 curve di Marina Bay. Se per il primo aspetto, non abbiamo dei dati effettivi su cui poterci basare, visto che la gara si svolgerà sull’asciutto, per il secondo non sappiamo se lo sfruttamento di una eventuale scia davanti possa dare un qualcosa in più alle vetture anglo-austriache. Per quanto riguarda le Frecce d’Argento, secondo il parere di chi vi scrive, guai a sottovalutare uno come Lewis Hamilton, capace di inventarsi qualsiasi cosa anche nelle condizioni più difficili, come dimostrato nel lungo scontro diretto con Vettel in Belgio, pronto a sfruttare eventuali “regali” o problemi di chi gli starà davanti.

A tutto questo sommiamo l’incognita Safety Car, la quale potrebbe ricompattare il gruppo e quindi “riaprire” una seconda parte di gara a se stante e, perché no, essere frutto di una possibile sosta, l’unica prevista per tutta la gara oppure una seconda fermata, visto che le particolari condizioni di gara con la vettura di sicurezza in pista potrebbero far sorgere più di qualche pensiero in tal senso, come l’esatto contrario.

Come si può notare c’è quindi veramente poco su cui basarsi, se non quanto visto nella terza sessione di prove libere, di fatto trasformata in un aperitivo della qualifica vera e propria.

In conclusione, senza nulla togliere allo splendido pole lap di Vettel di ieri, quella di oggi sarà una gara assolutamente incerta per tanti fattori, dunque guai a sedersi sugli allori e campare di rendita su quanto visto nelle prove del sabato. A questo punto, non mi resta che augurarvi buona gara.