1:39.491. Un giro spaventoso quello che consegna a Sebastian Vettel la pole position nella notte illuminata a giorno di Singapore, tracciato su cui il tedesco puntualmente riesce a esaltarsi. La sua ultima tornata in Q3 è stata qualcosa di fantascientifico: intertempo stellare nel primo settore, tanta arditezza nell'inserire la sua SF70H tra le strette curve della pista ed un doppio bacio al muro nell'ultimo settore, a testimoniare come sia stata fortemente voluta la prima posizione. Arriva così una pole che alla Rossa mancava dal Gran Premio d'Ungheria, che proietta il popolo ferrarista verso una gara che potrà regalare grandi soddisfazioni; se aggiungiamo le difficoltà della Mercedes, con Hamilton che partirà solo quinto, la chance di allungare in vetta alla classifica è ghiotta e forse irripetibile.
Appena tagliato il traguardo Vettel urla pazzo di gioia alla radio, euforico per un risultato in un certo senso previsto prima di arrivare a Singapore, visti i buoni precedenti della SF70H su piste da altissimo carico, ma che ieri appariva difficile credere per la forza dimostrata dalle Red Bull. In conferenza il tedesco è ancora pieno di adrenalina, ma prova ad analizzare la sua performance così: "A Singapore il giro è molto lungo, ci sono tante curve da affrontare e sono molti gli aspetti a cui prestare attenzione e da non sbagliare. Sono molto contento di quanto sono riuscito a fare oggi, è stato finora un weekend vissuto tra alti e bassi, soprattutto ieri ma anche oggi non sapevo cosa aspettarmi prima delle qualifiche. Però stasera la macchina continuava a migliorare e mi sentivo bene, poi c'erano da tenere presenti gli avversari, tutti molto veloci. Durante il Q2 ho capito che si era come acceso un interruttore e potevo fare bene, la pista è migliorata tanto e nel Q3 ero davvero forte: nell'ultimo tentativo ho dato una bella spazzolata al muro, anzi proprio una bella botta e temevo per il giro perchè nelle ultime curve sentivo qualche vibrazione di troppo, ma è andata bene. Ho spinto finchè potevo, la pista migliorava e sapevo che anche gli altri avrebbero migliorato, ho capito di avercela fatta quando ho sentito le urla del pubblico, ed a quel punto sono esploso di gioia anch'io".
Quando gli viene fatto notare il valore aggiunto della sua prestazione alla luce della cattiva qualifica delle Mercedes, risponde che "è vero, Hamilton parte dietro e ciò non lo favorisce perchè qui superare è difficile, ma la gara è lunghissima e potrebbe avere anche lui qualche chance. In ottica gara penso che siamo messi bene, ieri non non abbiamo avuto un gran passo ma il feeling era comunque buono, c'era del potenziale da estrarre e l'abbiamo fatto oggi, quindi dovrò solo pensare a partire bene e mantenere la posizione".