Ha fatto sicuramente scalpore il suo riavvicinamento, repentino e quasi miracoloso alle piste di Formula 1 e alle monoposto che per qualche anno ha guidato con grande maestria e con sprezzo del pericolo. Ora per Robert Kubica è arrivato in maniera ufficiale lo step successivo, forse quello decisivo per tornare a guidare una vettura, magari in un Mondiale. Gli mancava un manager, qualcuno che lo aiutasse eventualmente a trattare con un team per valutare la possibilità di tornare a guidare anche nelle gare vere, e non solo al simulatore oppure nei test che potrebbero avvenire nelle settimane successive al Gran Premio di Singapore oppure ai margini del calendario del Mondiale 2017. E nel ruolo di procuratore del pilota polacco, visto all'opera in maniera ottimale anche nei panni di commentatore tecnico per Sky Italia durante il Gran Premio di Monza, ci sarà una figura particolarmente importante, che all'improvviso ha lasciato il Circus poco meno di un anno fa, e altrettanto all'improvviso vi ritorna, quasi dalla porta di servizio ma comunque con un po' di scalpore per il ruolo che ricoprirà, decisamente diverso da quello 'vecchio'.
Stiamo parlando di Nico Rosberg, l'uomo che tra circa due mesi cederà a uno tra l'ex compagno di squadra Lewis Hamilton e il connazionale Sebastian Vettel il titolo di campione del mondo in carica, e che da qualche ora è ufficialmente il nuovo manager di Robert Kubica. L'ormai ex pilota tedesco approderà in quel di Singapore e si aggirerà per il paddock in modo da rendere già operativa la sua figura di procuratore del polacco, il quale ha già potuto provare da vicino la Renault affidata in questa stagione al tandem composto da Hulkenberg e Palmer. Rosberg, dunque, entrerà a far parte della claque di Kubica per provare a ricucire vecchi contatti e valutare con grande attenzione la possibilità di procurargli un sedile, magari in vista della prossima stagione e non necessariamente come uno dei componenti del tandem titolare di un team, o comunque non subito. Tra l'altro, Kubica e Rosberg sono due soggetti che si conoscono fin da ragazzini, e che hanno dunque avuto modo di ritrovarsi dopo qualche anno, più vicini che mai.
Nico Rosberg e Robert Kubica, infatti, si sono conosciuti e hanno fatto amicizia ai tempi in cui, ancora ragazzini, correvano e si segnalavano alla guida dei kart. A seguire il proprio rapporto è proseguito anche nelle prime categorie giovanili del motorsport, finchè entrambi non si sono ritrovati alla guida di una Formula 1. E se nel caso del tedesco la carriera è andata avanti a lungo ed è culminata con il titolo iridato conquistato un anno fa, il polacco ha dovuto invece fare i conti con una serie di incidenti, figli in parte di una indole particolarmente aggressiva, seppur con giudizio: indimenticabile il botto clamoroso avvenuto a Montreal nel 2007, dove un anno dopo sarebbe riuscito a vincere, prima dell'incidente avvenuto durante il Rally di Andora nel 2011, quando Robert rischiò anche la vita e dovette dunque dire addio al motorsport per qualche anno. Prima, com'è avvenuto quest'anno, di tornare a farsi vedere nel paddock. E chissà che, con l'aiuto dell'amico Nico, non possa anche avvenire il clamoroso e assai gradito ritorno nel Circus.