Da Monza a Singapore non è grande solo la distanza chilometrica, ma anche la differenza in termini di layout della pista e di assetto richiesto, per la ricerca del quale è richiesto un gran lavoro ai piloti durante le tre sessioni di prove libere. Il primo turno del weekend di Formula 1 a Singapore si è aperto con l'asfalto ancora bagnato a causa della pioggia caduta nella mattina, motivo per cui la pista non era in condizioni perfette all'inizio, salvo poi andare a migliorare giro dopo giro con il passaggio delle vetture. A prendersi la prima posizione nelle FP1 è stato Daniel Ricciardo, autore di un ottimo giro veloce in 1:42.489, riferimento cronometrico già decisamente più basso di quello della scorsa stagione, una costante nella quasi totalità dei weekend di gara. Vettel batte un colpo e dichiara la sua presenza col secondo tempo, a poco più di un decimo dall'australiano, ed è stretto a sandwich tra le due Reb Bull, essendo terzo Max Verstappen, ad ulteriori 12 millesimi dal tedesco.
In casa Mercedes sapevano bene che Singapore sarebbe stata la pista meno congeniale alle caratteristiche della propria monoposto da qui ad Abu Dhabi, timore confermato dall'esito delle prime libere: Hamilton è "solo" quarto, staccato di quattro decimi dalla vetta, mentre Bottas è sesto, con un sorprendente Perez che si infila tra le due W08, risultando un millesimo più veloce del finlandese. Non è un inizio da ricordare per Kimi Raikkonen, che non fa meglio del settimo tempo ed è molto lontano da Vettel, insidiato da un ottimo Fernando Alonso, che dove il motore conta meno riesce sempre ad issare la sua McLaren-Honda nella top ten, anche se nemmeno nelle FP1 sono mancati problemi alla power unit giapponese. Nono tempo per Hulkenberg, mentre chiude i primi dieci Daniil Kvyat, a 1.7 secondi da Ricciardo.
Fare un'analisi che vada oltre il mero risultato della classifica non è semplice per via delle condizioni imperfette della pista in cui le prime libere si sono disputate, ma dei riscontri che possono dare un'idea dei valori in campo ci sono stati. Innanzitutto si può dire che la Red Bull sarà un importante ago della bilancia nell'assegnazione dei punti a Singapore, andando a favorire a seconda della loro posizione Vettel o Hamilton per il mondiale; tuttavia, considerando che al venerdì imbarcano sempre meno carburante degli altri, la loro competitività potrebbe affievolirsi al sabato, come spesso è accaduto. Molto bene la Ferrari con Vettel sia in condizioni di qualifica che soprattutto di simulazione del passo nel finale, con ottimi tempi sull'1:46, inarrivabili per tutti, mentre non positivo Raikkonen, in difficoltà su tutti i fronti. La Mercedes ha delle palesi difficoltà al momento per quanto riguarda la guidabilità: le due W08 sono sembrate piuttosto nervose e tendenti al sovrasterzo, che si traduce in tempi alti specie in simulazione gara, ma ciò che preoccupa maggiormente il team di Brackley è il precoce consumo gomme avvertito dai piloti.
Per avere maggiori informazioni si dovrà attendere la seconda sessione di libere, dove davvero verranno provate da tutti in modo puntuale le simulazioni sia di qualifica che di gara; dopo gli squilli di Red Bull e Ferrari, la Mercedes è chiamata a rispondere adeguatamente.