La gara andata in scena ieri a Monza ha incoronato le due Mercedes W08 come assolute dominatrici del Gran Premio d'Italia, con Hamilton che si è preso la vittoria rifilando ben 36 secondi a Vettel, suo diretto rivale per la conquista del titolo. Contemporaneamente al miglior weekend della stagione per il team di Brackley, per la scuderia di Maranello arriva la peggiore prestazione dell'anno insieme a Silverstone, ma subire ciò in casa brucia il doppio. La Mercedes può sorridere per l'inerzia della stagione che l'ha vista progressivamente migliorare e ha rispettato i pronostici che la vedevano favorita sia a Spa che a Monza: se sul circuito belga la Ferrari si era comunque mostrata competitiva, anzi migliore della W08 in gara, sul tracciato brianzolo non c'è stata storia, con una doppietta delle Frecce d'Argento senza possibilità di replica, probabilmente facilitata dalla scelta di assetti sbagliati sulle SF70H.
La Mercedes a Monza si è trovata nelle migliori condizioni possibili per le caratteristiche della propria monoposto, risultando la migliore vettura in pista esaltando i lati forti della vettura. La power unit con l'ultima evoluzione portata a Spa, che ha permesso ai tedeschi di poter continuare a bruciare 1.2 litri di olio/100 km nonostante la nuova specifica, ha fatto la differenza sui lunghi rettilinei di Monza, ma non è stata la chiave del dominio delle W08. Ciò che ha fatto la differenza più di ogni altra cosa è stata l'elevata efficienza aerodinamica delle Frecce d'Argento garantita dal passo lungo, che genera una perfetta distribuzione dei flussi sul corpo vettura andando a ridurre in modo importante la resistenza all'avanzamento, elemento che porta chilometri orari in più a parità di carico sulle ali rispetto alla relativamente poco efficiente SF70H. A proposito di ciò c'è da fare una precisazione: la configurazione aerodinamica delle Mercedes vedeva al posteriore un'ala da basso, ma non bassissimo carico come quelle Ferrari o Red Bull, nonostante ciò riusciva ad essere più veloce sul dritto sia per l'ottima power unit che per il ridotto drag della vettura.
Nel corso degli ultimi mesi è innegabile come la Mercedes, dopo un inizio non perfetto a causa di una W08 tendente al sovrasterzo, abbia fatto notevoli passi avanti: a partire dal Canada è iniziata una graduale risalita che, complice alcune limitazioni della FIA alla Ferrari, l'hanno riportata in alto. Tuttavia nel box grigio c'è da tempo un certo timore per cosa possa accadere tra due settimane a Singapore, circuito cittadino da alto carico come Monaco e Budapest, dove la W08 si era dimostrata inferiore alla SF70H. Bottas tempo fa aveva ammonito che su piste di questo tipo la Mercedes è inferiore, non riuscendo a generare tanto carico aerodinamico dalle ali come fa invece la Ferrari, motivo per cui aveva ammesso la necessità di migliorare il pacchetto per questo genere di tracciati. Se Monza era una pista pro W08, a Singapore sarà la SF70H a partire favorita e considerando il recupero effettuato dalla Red Bull la preoccupazione di Toto Wolff è comprensibile visti i precedenti. Non ci sono conferme in tal senso, ma è probabile che si vedranno delle novità aerodinamiche in arrivo da Brackley. Vettel è desideroso di tornare al successo su una pista amica sulla carta per riprendersi la leadership della classifica piloti, ma Hamilton e la Mercedes sognano la fuga mondiale: appuntamento al 17 settembre per una nuova avvincente pagina di questo splendido campionato di Formula 1.