È la pioggia la principale protagonista delle terze prove libere del Gran Premio d'Italia. Un vero nubifragio si è abbattuto sul circuito di Monza, che ha complicato molto il lavoro dei tecnici. Alla fine, dopo 40' di stop, si è deciso per far scendere in pista le vetture.
Una decisione comunicata anche dal direttore di gara, Charlie Whiting, che pochi minuti prima aveva annunciato l'entrata in pista della vettura di sicurezza, al fine di verificare le condizioni della pista prima di prendere una decisione sulle prove.
Alla fine, i piloti avranno a disposizione 16' di prove, dove potranno provare le ultime novità, montate dopo le Fp2.
Una decisione presa al fine di garantire la massima sicurezza ai piloti, come spiega lo stesso Whiting: "Abbiamo fatto diverse prove e non c'erano le condizioni e per questo abbiamo deciso di posticipare lo start delle prove. C'è tanta acqua in uscita dalle due varianti, sul rettilineo dei box e sul rettilineo parallelo".
Whiting aveva suggerito una possibile soluzione, infatti, si era parlato di spostare le FP3 al pre-gara, un po' come succedeva 10 anni fa, quando i piloti nella mattinata potevano sfruttare il Warm-Up.
In tutto ciò, la pioggia aveva già portato all'annullamento delle qualifiche della Gp3, la cui griglia di partenza si baserà sui risultati delle prove.