Seconde libere iniziate nel segno del bel tempo a Monza: i nuvoloni della mattina si sono dissolti, lasciando spazio ad un gradevole sole. Ci sono state dunque le migliori condizioni per squadre e piloti per poter completare il proprio programma di lavoro, complicato tuttavia da un asfalto non perfetto, caratterizzato da tanti avvallamenti per i quali si arrivati addirittura a parlare di una ipotesi di limata nella notte da parte della FIA, cosa che tuttavia sembra improbabile. A svettare nel pomeriggio brianzolo è Valtteri Bottas, dimostrando di aver fatto un passo avanti deciso rispetto alla mattina: il suo tempo è di 1:21.406, più veloce di 56 millesimi rispetto al crono fatto segnare dal suo compagno di box Hamilton. La zampata del finlandese è arrivata in modo quasi inaspettato quando tutti credevano che lo scettro del venerdì sarebbe stato oggetto di contesa solo tra Hamilton e Vettel, ma ciò farà da monito per tutti per il futuro in quanto Bottas è cresciuto tanto in questo campionato e non bisognerebbe mai escluderlo dalla lotta.

La Mercedes conclude la prima giornata a Monza davanti a tutti, ma la Ferrari non è affatto lontana. Sebastian Vettel si piazza terzo, distante 140 millesimi da Bottas, risultato che può comunque soddisfarlo, ma che lo fa essere al tempo stesso consapevole che qualcosa va migliorato nell'assetto della vettura perchè poi in qualifica il gap potrebbe aprirsi ulteriormente con il potente overboost del team anglo-tedesco. Il tedesco è apparso decisamente in forma nella simulazione del passo gara, rispondendo colpo su colpo ai tempi della Mercedes, che tuttavia può essere solo un contentino perchè la qualifica sarà davvero importante in vista della domenica, e mettere dietro almeno una delle Frecce d'Argento sarebbe oro. Non una giornata positiva per Kimi Raikkonen, quarto a quattro decimi da Bottas: il finlandese nelle FP2 lamentava un bilanciamento non ottimale della sua SF70H, che lo hanno portato anche ad un'escursione fuori pista nel sua simulazione di gara.

Dietro, ma molto dietro, tutti gli altri. Le Red Bull sembrano poter reggere l'urto su una pista di motore e mantenere il ruolo di terza forza: Verstappen è quinto ad un secondo da Bottas, mentre peggio di lui di 3 decimi fa Ricciardo. Tuttavia sui due piloti del team di Milton Keynes pendono pesanti penalità per la sostituzione di componenti della power unit, dunque ottima chance per gli altri team di accaparrarsi posizioni importanti in griglia di partenza. Si prevede una bella bagarre a centro gruppo con tanti piloti racchiusi in pochi decimi: a sorpresa le McLaren sono 7° e 8° rispettivamente con Vandoorne e Alonso, ma domani pagheranno lo scotto della maggiore potenza dei motorizzati Mercedes. Nono un buon Esteban Ocon, che tra penalizzazioni varie e motore Mercedes potrebbe agguantare la terza fila, mentre chiude la top ten Felipe Massa, arrivando ad un secondo e mezzo dalla vetta.

Un dato importante che è emerso dalle FP2 italiane è l'importante blistering sulle ruote anteriori presente su quasi tutte le vetture, ad eccezione di Mercedes e Ferrari; i team analizzeranno il fenomeno e cercheranno di trovare le giuste contromisure per arrestarlo, ma esso è insito nelle notevolissime forze laterali che le monoposto 2017 generano e non si può combatterlo in maniera efficace se non si ha una macchina top. Passando alle novità tecniche, si sono viste ali scarichissime come da anni mancavano, ed il team che maggiormente ha una configurazione aerodinamica da basso carico è la Red Bull, che per sopperire alla mancanza di cavalli della power unit Renault ha portato ali di dimensioni assai ridotte; i benefici sul dritto ci sono stati, ma i suoi piloti lamentavano un surriscaldamento eccessivo al posteriore quando si transita per l'Ascari, inevitabile conseguenza del pochissimo downforce a disposizione. L'appuntamento è ora per le 11 di domattina con le FP3, che ci diranno se la ferrari sarà in grado di poter scalfire le certezze Mercedes anche in qualifica su una pista favorevole ai tedeschi.