Sono ore febbrili in quel di Maranello per preparare al meglio il Gran Premio di casa a Monza, appuntamento che non si vuole fallire, anche se sulla carta la Mercedes parte leggermente avvantaggiata come a Spa. La tappa italiana del mondiale è cerchiata in rosso non solo dalla Ferrari, ma anche dalla FIA, che a partire da Monza introdurrà una nuova prescrizione nel regolamento tecnico: sarà vietato utilizzare più di 0.9 litri di olio ogni 100 chilometri nella combustione sulle power unit che verranno omologate da ora in poi. L'obiettivo è quello di limitare i vari trucchi esistenti che permettono di avere un incremento prestazionale dal propulsore, legati con tutta probabilità all'uso di una quantità maggiore di olio in camera di combustione.

La Mercedes ha aggirato questo vincolo portando a Spa l'ultima evoluzione prevista della sua power unit, motivo per cui non sarà soggetta al controllo della FIA e potrà continuare ad avere come massimo utilizzo di olio 1.2 l/100 km, cioè la regola di inizio stagione, mossa che fa pensare che abbiano qualcosa da nascondere. La Ferrari invece non ha copiato la mossa del team anglo-tedesco, dal momento che aveva programmato per la pista brianzola il debutto della nuova specifica del motore 062, quindi dal momento della sua introduzione dovrà sottostare al nuovo limite voluto dalla Federazione. Considerando che le attuali power unit consumano davvero tanto olio per essere ben lubrificate, ai livelli dei vecchi V10 o quasi, il vantaggio dei tedeschi sia come affidabilità che come prestazione non è da sottovalutare, tanto che la Ferrari si sta chiedendo se valga la pena rimanere con la specifica 3, portata a Silverstone ed esente da vincoli, su una pista dove il motore è davvero stressato.

L'ultima evoluzione dello 062 infatti è ancora in fase di approvazione definitiva al banco di prova, in quanto non ha ancora raggiunto un'affidabilità totalmente soddisfacente. La novità insita in essa sarebbe la presenza di pistoni in acciaio, capaci di sopportare pressioni elevatissime in camera di scoppio, vantaggio che si traduce in miglior rendimento della power unit. L'utilizzo di questa specifica darebbe sicuramente un vantaggio come cavalli a disposizione, ma il dubbio che si stanno ponendo a Maranello riguarda la scelta tra più cavalli o più olio da bruciare. Non è un quesito di facile risoluzione perchè nessuno sa se la perdita prestazionale col suddetto vincolo sia compensabile dai maggiori cavalli: qualcuno dice che su una pista come Monza il limite di 0.9 l/100 km comporti la perdita di quasi due decimi in qualifica, non poco se si considera che il tracciato brianzolo è tra i più veloci come tempo di percorrenza.

E' probabile che fino all'ultimo questo dubbio persisterà nelle menti degli ingegneri, così come è altrettanto probabile che la specifica 4 dello 062 sarà presente dentro i camion rossi del paddock di Monza, pronta ad essere utilizzata. E' proprio il caso di chiedersi se il gioco valga la candela, anzi, restando in termini motoristici, se valga l'olio.