Dopo un inizio da incubo, Jorge Lorenzo sta, piano piano, tornando ai livelli di competitività che gli appartengono, con una Ducati che si mostra sempre più adatta al fenomeno spagnolo, che anche a Silverstone ha ottenuto un risultato che dà fiducia in ottica futura. Il maiorchino ha chiuso al 5° posto a 3"5, dopo esser scattato dalla seconda fila, proprio in quinta posizione e ha subito soltanto il sorpasso del compagno di team Andrea Dovizioso, lanciato verso il podio prima, e verso il successo poi. 

Il gap con il compagno di squadra, a fine gara, conferma quanto di buono fatto dallo spagnolo nel suo processo di crescita ed ora sembra si stia avvicinando il momento giusto per puntare ad un podio che manca da Jerez, in cui Lorenzo fu bravo, ma anche fortunato. La crescita è dipesa molto dalla gestione degli pneumatici Michelin che ha fatto Lorenzo, il quale ha deciso di sacrificare la partenza a bomba in favore di una gara ragionata, che gli ha permesso di tenere sotto controllo il degrado della gomma, che spesso lo fa soffrire nei finali di gara. 

Però Lorenzo non ha cambiato il suo stile di guida da un momento all'altro, bensì è tornato a guidare "alla Lorenzo", ovvero come guidava ai tempi della Yamaha, in cui privilegiava una guida fluida e pulita, che sembrava adattarsi meno alla Ducati, molto più nervosa e scorbutica, specialmente quando si apre il gas. Lorenzo, per sopperire a questa difficoltà, ha deciso di chiedere ai tecnici Ducati di modificare l'erogazione della potenza, così da favorire un'apertura della farfalla più graduale, che non va a consumare lo pneumatico. 

A fine gara, lo spagnolo ha spiegato tutto, raccontando come la via intrapresa sembri sempre più quella corretta: "Non ho cambiato la mia strategia di gara, sono semplicemente partito bene ed ho recuperato subito alcune posizioni. Più che altro ho dovuto adattare il mio stile di guida alle gomme per prolungarne la durata. Questo è l'unico cambiamento che ho apportato oggi, un modo di guidare simile a quello che avevo in Yamaha. Dobbiamo lavorare per migliorare l'erogazione della potenza del motore. Prima di questa gara ho sofferto questo aspetto che mi ha penalizzato con perdita di aderenza al posteriore ed ho dovuto cambiare il mio stile di guida. Sia in Austria che qui ho visto dei miglioramenti e sono arrivato sempre più vicino al gruppo dei primi. Il prossimo anno sono certo che saremo più competitivi e miglioreremo ulteriormente la moto, vedo un futuro luminoso".

Con il ritiro di Marc Marquez, cambia molto la corsa all'iride e ora, Jorge, si trova in squadra proprio il leader del mondiale, Andrea Dovizioso. Lorenzo, però, non si pronuncia e racconta di esser rimasto sorpreso dall'esplosione del motore Honda: "Sicuramente oggi abbiamo avuto la sorpresa del ritiro di Marc, qualcosa che solitamente non accade. E' stato molto sfortunato, ma questo ha consentito a Dovizioso di portarsi in testa alla classifica e riaprire il campionato. E' difficile oggi fare una previsione su chi potrà conquistare il titolo, tutto può accadere".