La Formula 1 si prepara a scendere in pista dopo la lunga pausa e lo farà sul circuito storico di Spa-Francorchamps. Per il Gran Premio del Belgio, la Pirelli porterà le tre mescole più morbide, anche se non è da escludere l'utilizzo delle gomme intermedie e da bagnato, dato che a Spa il meteo ha spesso deciso molte gare in passato.
Il circuito belga è tra i più amati dai piloti per la sua conformazione tra curvoni da 300 all'ora e compressioni dove servono coraggio e piede pesante, senza i quali è difficile competere sull'insidioso circuito delle Ardenne. Per la prima volta in Belgio, ma per la sesta volta stagionale, la Pirelli porterà ultrasoft, supersoft e soft, ovvero le tre mescole più morbide di quelle disponibili. Inoltre, non è da escludere che durante il week-end, la pioggia colpisca il circus e dunque, saranno necessarie gomme Intermedie e Full Wet, in caso di condizioni di pioggia estrema.
Spa, già di per se, è un circuito molto lungo, a cui si aggiungono cambi di elevazione e compressioni, che impongono carichi sui pneumatici in tutte le direzioni. E' un circuito molto esigente, dal punto di vista degli pneumatici, dati gli elevati carichi aerodinamici causati dalle elevate velocità massime e dalle curve veloci.
A chiarire meglio il tutto, ci ha pensato Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli: "Pirelli ha partecipato alla 24 ore di Spa-Francorchamps il mese scorso, incontrando tutti gli aspetti che rendono famoso il circuito belga: dal meteo imprevedibile all’elevato livello di competizione che richiede il massimo ai pneumatici. Quest’anno portiamo per la prima volta la Purple ultrasoft e ci aspettiamo che su questa pista la nuova generazione di monoposto imporrà carichi ancora più elevati ai pneumatici. La strategia più probabile potrebbe essere a due soste, ma avremo dati più certi dopo le prime sessioni di prove libere. A Spa è particolarmente difficile elaborare una strategia ottimale: qui bisogna essere flessibili e aperti alla possibilità di pioggia, all’ingresso della safety car o addirittura alla bandiera rossa, come lo scorso anno. Ciò significa che i Team dovranno reagire spesso alle circostanze anziché seguire una strategia rigida”.