Come detto tante volte, il 2017 è l’anno del ritorno al vertice della Ferrari, il primo dell’era turbo-ibrida dopo i primi tre anni dominati in lungo e in largo dalla Mercedes, attualmente ancora prima in classifica costruttori ma con un margine risibile rispetto a quello che già nelle prime gare degli anni scorsi era in grado di infliggerei ai diretti concorrenti.
Questo ci sta regalando gare molto tirate, ed un campionato che da tempo non presentava un dualismo di vertice sia da un punto di vista costruttori che da un punto di vista dei singoli piloti, con Sebastian Vettel e Lewis Hamilton che la stanno facendo da padroni, con il tedesco attualmente leader del mondiale pur avendo lo stesso numero di vittorie del campione inglese.
Su questo duello si è espresso il quattro volte campione del mondo, il quale ha sottolineato il grande lavoro che si sta svolgendo a Maranello. A dimostrazione di ciò, vi è il particolare interesse da parte dei concorrenti nei confronti della SF70H: “Abbiamo visto diverse squadre copiare alcune nostre cose e questo è un buon segno perché testimonia la bontà del lavoro fatto”.
Sul duello tra i due costruttori, il tedesco ha ammesso il piccolo ritardo che ora si ha rispetto ai tedeschi: “Siamo stati competitivi su ogni tracciato su cui siamo andati. Va detto che la Mercedes è molto forte e noi siamo un pelino indietro, ma abbiamo capito quello che serve alla vettura. Ora abbiamo il tempo di lavorare con calma e provare a migliorare questi aspetti”.
Sulla differenza rispetto allo scorso anno, in cui c’è stato un recupero prestazionale notevole a Maranello rispetto alla Mercedes che vi abbiamo riportato in questo articolo, il tedesco si è espresso come segue: “E’ un fatto che negli ultimi due anni non abbiamo avuto la macchina migliore e non siamo stati bravi nello sviluppo. Quest’anno la squadra è in ottima forma e stiamo facendo i risultati giusti, con le persone giuste e dobbiamo continuare così”.
Da queste dichiarazioni traspare un Vettel fiducioso in vista delle prossime gare, per le quali molti danno la W08 come favorita, viste le caratteristiche dei circuiti come Belgio e Monza che dovrebbero prediligere la vettura di Brackley. Ma in un campionato in cui, di fatto, il duello al vertice tra i costruttori ha presentato diversi avvicendamenti in classifica e che alla pausa estiva presenta tra i piloti un leader del mondiale diverso rispetto al team campione in carica, nulla sarà intentato o scontato. Guai a dare le gare vinte o perse sulla carta.