Si fa festa in casa Ferrari dopo il Gran Premio d'Ungheria, che ha regalato al team di Maranello una splendida doppietta, che ha rilanciato Sebastian Vettel in classifica, dove ha riallungato a +14 su Hamilton. Gran parte del merito è, però, di Kimi Raikkonen, che ha fatto da scudiero al compagno di squadra per oltre 40 giri, ovvero dal momento in cui Vettel ha iniziato ad accusare problemi allo sterzo. Immancabile, dunque, la menzione al finlandese, che ha rinunciato ad un successo facile, per aiutare il team. Il primo a sottolineare il lavoro incredibile del finlandese, è stato Arrivabene, che, a fine gara, si è complimentato con tutti: "Sebastian è stato proprio bravo, ha fatto una gara magnifica con un problema che lo ha afflitto dopo poco e Kimi lo ha difeso alla grandissima come solo un guerriero come lui è in grado di fare. Nei confronti di Kimi non è mai cambiato nulla da parte nostra, c'è sempre stato rispetto e non dimentichiamoci che è l'ultimo Campione del Mondo della Ferrari e oggi ha dimostrato che solo un Campione come lui poteva difendere il compagno di squadra come ha fatto. Senza trucchi e senza inganni, oggi è stato fantastico".
Certo, quella che sembrava una facile doppietta, si stava lentamente trasformando in un incubo, specie quando Hamilton ha superato - se così si vuol dire - Bottas. Alla fine, con caparbietà e freddezza, la Ferrari è riuscita a portare a casa una doppietta fantastica, che ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Una tensione che si è tramutata in urlo liberatorio da parte di tutti, meccanici e ingegneri in primis, che ora, possono festeggiare con una lunga vacanza: "Quando Hamilton si è scambiato la posizione con Bottas chiaramente abbiamo avuto un po' di timore, ma i dati continuavano a dire che eravamo migliori noi. Naturalmente un po' di batticuore c'era. C'è tantissima soddisfazione perché abbiamo iniziato la seconda parte di stagione con una bellissima doppietta, ora i ragazzi potranno riposarsi dopo l'enorme lavoro svolto. E' comunque una gioia composta, dato che stiamo parlando di una gara singola, ma la cosa bella è che continuamo a lavorare uniti con i nostri colleghi a Maranello perché non dimentichiamo che anche chi è a casa ci dà una mano, per cui il merito va anche a loro".
Infine, Arrivabene, orgoglioso dei suoi uomini, ha rivolto il suo pensiero ai tifosi, fieri di una Ferrari che sembra finalmente rinata. Ora c'è Spa, ma la mente è già a Monza, dove ad attendere la Ferrari, è già pronta la marea rossa: "Siamo consapevoli che tutta l'Italia vuole vederci vincere, quando giriamo per strada ci fermano dandoci incoraggiamenti per cui dobbiamo farlo per loro e sia qui che a Maranello si lavora. Intanto siamo felici di avergli regalato una bella doppietta e un sorriso, sono contento per il paese. "I nostri tifosi li incontreremo a Monza, ma prima c'è il Belgio e dobbiamo continuare a ragionare una gara per volta".
Subito dopo, a far da eco al team principal Ferrari, sono arrivati i tecnici Mattia Binotto, Riccardo Adami e Jack Clear - salito anche sul podio magiaro con Kimi e Vettel. Proprio Clear ha definito tutto il team fantastico: "C'è solo una parola per descrivere quanto accaduto oggi: fantastico! La squadra ha lavorato in modo incredibile per tutto il fine settimana, dalle qualifiche alla gara, è stato tutto bellissimo. Ogni gara fa storia a sè, a Silverstone era andata male, ma è già alle nostre spalle e oggi siamo qui a festeggiare una grandissima doppietta grazie a Seb e Kimi, su una pista simile a Monaco. Bravissimi tutti".
Sui problemi accusati da Vettel, il capo degli ingegneri è già con la mente al lavoro che verrà fatto a Maranello, per capire cosa sia successo sulla vettura del tedesco. Intanto, però, si festeggia: "Abbiamo sofferto fino alla fine, le Mercedes ci stavano mettendo sotto pressione ed è stato un sollievo vedere la bandiera a scacchi, anche perché Vettel aveva il problema allo sterzo, sul quale ora dovremo indagare. Ma dietro di lui c'era un grande Kimi che ha avuto un grande passo, a conferma di quanto siamo stati forti qui".
Chi ha tremato per davvero, sudando freddo, è stato invece Riccardo Adami, ingegnere di pista di Vettel, che ha gestito alla perfezione, insieme all'asso tedesco, il problema: "E' stata una gara molto difficile e in salita, Seb si è lamentato dopo poco via radio che la macchina andava verso sinistra. Sono inconvenienti che possono capitare, ma andare avanti fino alla fine arrancando e gercando di gestire la situazione giro dopo giro non è certamente semplice, soprattutto quando hai 70 tornate da completare. Adesso proseguiamo così, ragionando gera per gara, ce la mettiamo sempre tutta e continueremo a portare altri sviluppi per vincere".
Gioisce, infine, anche Mattia Binotto, padre del progetto SF70H, che si gode questa prima parte di stagione, chiusa con una bellissima vittoria: "Non posso nascondere la gioia, sono davvero contentissimo e ora ci godiamo il successo. Sono stati 70 giri lunghissimi e il guaio allo sterzo di Sebastian non ci ha fatto stare tranquilli fino alla fine. Ogni problema crea preoccupazioni, ma abbiamo fatto una bella doppietta dimostrando di essere stati superiori qui".