Qualifiche in chiaroscuro in casa Red Bull, quelle disputate oggi in Ungheria. Quinta posizione per Max Verstappen, il quale nelle prime due manche odierne aveva dato l'impressione di poter addirittura competere anche con chi si sarebbe giocato la pole position, mentre alle sue spalle c'è un Daniel Ricciardo che invece non è mai entrato in pieno ritmo in questo sabato all'Hungaroring, ottenendo un risultato che non lo soddisfa del tutto. Il giovane pilota olandese, nelle interviste che hanno fatto seguito alle prove, ha fatto capire di essere comunque soddisfatto dopo aver accarezzato il sogno per due terzi della sessione: "Le qualifiche sono andate meglio di quanto ci aspettassimo dopo le PL3 - così ha esordito Verstappen - . A dire il vero, stamattina non ero molto contento della macchina, faticavo un po’ come tutto il weekend, ma poi siamo riusciti a dare una svolta molto positiva in qualifica. In Q1 e Q2 siamo stati molto forti, ma sapevamo che nel Q3 ci manca sempre un po’ di passo, specie quando gli avversari tirano su le mappature della power unit, cosa che noi non possiamo fare. Facevo sempre molta fatica, o con il posteriore o con l'anteriore della macchina. In pratica, non riuscivamo a trovare il giusto equilibrio, ma finalmente ce l’abbiamo fatta in qualifica. Su questa pista guadagni tantissimo tempo quando la macchina è a posto".

Si parla anche dell'ultimo tentativo effettuato da Verstappen nella terza e ultima manche, quella che ha assegnato la qualifica e quella in cui ci si aspettava l'exploit definitivo da parte del numero 33. Un giro che non è stato soddisfacente, considerato anche qualche problema avvertito dal figlio di Jos e reso noto anche ai microfoni dei giornalisti presenti: "Nel mio ultimo tentativo avevo un po’ troppa ala anteriore e non andava bene. Potevo arrivare fino al quarto posto, ma sono comunque molto contento perché arrivavo da un venerdì difficile e ho dovuto lavorare sodo per portare la macchina al livello che ha ora. Domani sarà una gara interessante visto che normalmente in partenza andiamo piuttosto bene e che quindi proveremo a fare un altro bello start anche se sarà molto difficile superare le macchina davanti che sono molto veloci. In qualifica siamo andati un po’ meglio rispetto alle PL3 e, di solito, anche in gara miglioriamo. Vedremo domani cosa succederà".

Molto deluso, e non potrebbe essere altrimenti, Daniel Ricciardo. E non soltanto perchè ha terminato la qualifica alle spalle del suo compagno di scuderia, ma anche e soprattutto perchè il pilota australiano si aspettava di più dopo un grande venerdì che lo ha visto in testa al termine di entrambe le sessioni di prove libere. Alla fine, però, è arrivato un sesto posto che lo costringerà a remare tantissimo per riuscire a scalare la classifica e a raggiungere quel podio che lo ha visto sempre presente nelle ultime gare: "Sono un po’ deluso. Stamattina è andata male, abbiamo fatto due giri e poi si è rotta la macchina e non ho avuto la possibilità di cambiare, ma non ero a posto. La macchina era molto diversa da ieri e la pista è cambiata. Abbiamo perso tutta la mattinata sul problema, abbiamo provato più o meno ad indovinare, facendo una stima sulle condizioni della pista nel pomeriggio, per cambiare la macchina a seconda di questo, abbiamo fatto parecchi cambiamenti ma crediamo che le modifiche non abbiano migliorato troppo la situazione. Nel Q3 il mio ultimo giro era buono in alcuni punti e pessimo in altri".

Tanta rabbia e frustrazione che emerge dalle parole di Ricciardo, il quale però suona la carica in vista della gara di domani, per la quale fa capire di aver già pronto il coltello da mettere tra i denti per riuscire ad agguantare ancora una volta una posizione tra i migliori tre così come fece a Baku e a Silverstone: "Mi dispiace che la gara non sia oggi perché sono abbastanza arrabbiato. Una posizione sul podio? Sì, non so se ce l’abbiamo, ma io dentro di me so che ce l’ho. Domani vedremo, bisognerà essere aggressivi e senza amici".