Sebastian Vettel, in Ungheria, conquista la sua 48a pole position, la terza con la Ferrari, dopo Singapore 2015 e Sochi quest'anno. Proprio sul circuito dove nel 2015 aveva ottenuto una delle sue vittorie più belle, il tedesco torna a fare la voce grossa e distrugge la concorrenza, firmando la pole con il tempo di 1'16"276. Una pole che conferma quanto fatto dalla Ferrari durante le FP3, dove le due Rosse avevano dominato, staccando tutti gli altri rivali di oltre 1".
Tra le curve del kartistico Hungaroring, la SF70H sembra davvero a suo agio, come conferma anche il 2° posto di Kimi Raikkonen. Vettel racconta di aver avuto, da subito, un ottimo feeling con la vettura e ciò gli ha permesso di spingere sin dalla Q1: "E' stata una qualifica senza problemi, mi sono trovato piuttosto bene fin dalla Q1, poi in Q3 ero ovviamente fiducioso di poter fare un bel giro e sono rimasto contento dei primo tentativo. Nel secondo potevo migliorare, ma ho esagerato un po' troppo nel settore centrale, per quello che non ho abbassato il tempo. E' stato bellissimo vedere che anche Kimi era in prima fila, ci siamo rifatti viste le numerose critiche e chiacchiere ricevute dopo l'ultima gara".
Proprio Silverstone è una ferita che si sta lentamente rimarginando in Vettel, che sfrutta l'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, attaccando chi, dopo il Gp di Gran Bretagna, aveva attaccato lui e la Ferrari, nonostante il risultato fosse stato condizionato più dalla sfortuna, che dalle prestazioni della Ferrari, che, comunque, non si era espressa al meglio, come lo stesso Vettel aveva già riconosciuto. Alla fine, però, il tedesco attacca: "A Silverstone è stato un disastro, a volte si parla e anche troppo, ma è bello tornare in pista e poter sfruttare l'auto al massimo, oggi la SF70H è stata fenomenale, quando non si ottengono i risultati sperati bisogna cercare di raccogliere il più possibile. Restiamo concentrati pensando a quello che dovremo fare domani, in qualifica per ora è andata benissimo. Non posso dire che la mia Ferrari fosse la migliore dell'anno oggi, a volte siamo stati forti e in altre no, bisogna aspettare la gara e prepararla bene, soprattutto la partenza e i primi giri".
Il ringraziamento più importante, però, va ai meccanici e agli ingegneri, che hanno fatto un superlavoro per fornire a lui, e anche a Raikkonen, una vettura, fino ad ora, perfetta, merito anche dei nuovi aggiornamenti portati a Budapest dalla Ferrari: "Le novità hanno funzionato, nelle libere le abbiamo provate e oggi ci siamo presentati pronti all'appello. I meccanici hanno veramente fatto di tutto lavorando duramente anche a sera, ma la famiglia Ferrari è questa. Non è cambiato nulla di particolare e non abbiamo segreti, semplicemente abbiamo continuato a lavorare e sono contento del risultato, ma ricordiamoci comunque che la gara è domani. Bisogna sempre lavorare, anche la prossima settimana andremo avanti. E' troppo presto per tirare conclusioni, nonostante siamo in testa al campionato. I tifosi ci sostengono e le persone che sono in azienda si danno da fare perché possiamo raggiungere gli obiettivi. Meglio di così oggi non poteva andare, per cui sono soddisfatto".